Agibilità sindacali: Indietro non si torna
Un primo importante passo avanti nella battaglia che portiamo avanti all'interno del Comune di Firenze per difendere il diritto a fare sindacato "libero e indipendente".
Dopo aver minacciato la revoca di ogni agibilità sindacale, come da noi denunciato nel comunicato del 18 febbraio, a seguito della mobilitazione dei lavoratori e della presa di posizione del Consiglio Comunale, oggi l'Amministrazione è costretta a fare marcia indietro e ripristinare le agibilità sindacali.
Sappiamo bene che la soluzione è la cancellazione della norma che impedisce di fatto, negli enti locali, ogni sindacato fuori dal coro mediante il capestro del 5% nazionale e la sottoscrizione dei CCNL.
Ma ri/conquistare spazi e agibilità all'interno di ogni Ente è una spallata a questa norma antidemocratica.
Riportiamo la comunicazione che ci ha fatto l'Amministrazione:
Oggetto: Ore di permesso sindacale
facendo seguito all'indirizzo espresso dal Consiglio Comunale, la Giunta con decisione del 15 marzo 2005, ha formalizzato il proprio impegno nell'attivare tutte le iniziative possibili per favorire l'integrazione delle norme sulle agibilità sindacali, impegno che vincola in particolare l'Assessorato alle politiche del lavoro.
Pertanto sono a informare che per l'anno 2005, provvisoriamente, l'Amministrazione consentirà alla RdB-CUB di fruire del monte ore di cui al CCNQ 7 agosto 1998 e successive modifiche e integrazioni nella misura di n. 823 ore annue, fermo restando che, qualora le iniziative politiche volte alla soluzione della questione della rappresentanza a livello locale non dovessero portare gli effetti auspicati, sarà obbligo dell'Amministrazione procedere al recupero di quanto fruito.
Distinti saluti.
Firenze 25 Marzo 2005