AMIANTO nella sede di Miano: USB proclama lo STATO DI AGITAZIONE
In allegato il volantino
Da sempre attenta alle problematiche della sicurezza sui posti di lavoro, USB ha chiesto da tempo all'amministrazione partenopea di conoscere i Documenti di Valutazione dei Rischi. L'amministrazione centrale ha accolto la richiesta e diverse municipalità hanno reso disponibili i documenti. Non la 7^Municipalità di Miano, nella quale anzi è stata disposta il 30 marzo l'inagibilità della struttura di Via Valente per la presenza di Amianto nella pavimentazione dello stabile. I lavoratori sono stati quindi smistati in altre sedi della Municipalità, molte della quali inadeguate e spesso non conformi alle norme in materia di tutela della salute nei posti di lavoro.
Da una parte i disagi legati al trasferimento, dall'altra la forte preoccupazione per la salute avendo lavorato per anni a contatto con sostante pericolose.
Per questo abbiamo subito chiesto un incontro al Sindaco, agli Assessori competenti, al Direttore Generale e al Direttore della 7^ Municipalità: NESSUNO CI HA MAI RICEVUTO!
USB ancora una volta non abbandona i lavoratori, è al loro fianco e li sostiene!
La salvaguardia della sicurezza sui posti di lavoro è un diritto dei tutti i lavoratori. Per questo chiamiamo TUTTI I LAVORATORI a sostenere questa battaglia.
Abbiamo quindi proclamato lo stato di agitazione e CHIEDIAMO a QUESTA AMMINISTRAZIONE che ha lanciato l'allarme amianto, abbandonando poi però questi lavoratori che oggi vivono nel terrore di essere stati esposti per anni ad agenti cancerogeni:
- di non sottrarsi al confronto con i lavoratori e le loro Organizzazioni Sindacali;
- di fornire risposte certe e certificate da organi accreditati quali l’ARPAC o l’Università Federico II e non ricorrendo a pseudo-ditte “private”;
- di predisporre, qualunque sia il responso delle analisi, una Sorveglianza Sanitaria, specifica per esposizione ad amianto (esami specificati e previsti dalla normativa vigente), per tutti i lavoratori in servizio presso la sede di Via Valente. Esami che dovranno essere ripetuti ogni anno e per almeno 10 anni.
L’Amministrazione NON PUÒ, NON DEVE esimersi dal confronto con i lavoratori stessi
USB non vuole lo scontro ma ricerca un confronto civile e democratico con l’Amministrazione. Se questa però continuerà a fare “MURO” USB resterà al fianco dei lavoratori, pronta a sostenere qualsiasi forma di lotta che i dipendenti partenopei riterranno più opportuna!