Anche a Firenze "la questione morale"
In allegato il volantino
I recenti episodi che hanno coinvolto numerosi esponenti del mondo politico, imprenditoriale, professionisti e funzionari pubblici, tutti uniti appassionatamente, dalla voglia smodata di fare facili profitti alla faccia della collettività, cementificando selvaggiamente Firenze, rappresentano un ulteriore tassello del perverso legame esistente fra amministratori pubblici e società private.
Sono la riprova di quello che da anni insieme a pochi altri andavamo denunciando e cioè che si era creato un meccanismo nel quale, pochi, utilizzavano la cosa pubblica come se fosse una cosa privata.
Per anni ci hanno apostrofato come visionari, giacobini, provocatori, nemici del progresso (quale?), noi li chiamavamo invece ironicamente ma non troppo “il partito dei nuovi forchettoni”. Ed ecco ora, scoperchiata ad opera della Magistratura la scatola, uscire tutte quelle nefandezze che vanno ben oltre, ogni pur grave denuncia pubblica da noi fatta.
E allora è possibile che quasi nessuno di quelli che sedevano e/o siedono ancora sugli scranni del salone “de’ dugento” , nonostante le “urla” che venivano dalla città, non si sia mai fermato un attimo ad interrogarsi, a riflettere o a meditare su cosa accadeva o accade nella nostra Firenze?
Ma forse loro non potevano fermarsi, perché “la Firenze da bere” era un aperitivo troppo inebriante e quindi, come farne a meno!
Ora siamo in attesa di vedere se quelli della “new age” fiorentina avranno coraggio di fare un inversione di marcia, a partire dalla “sanificazione” del marciume edilizio diffuso, se bloccheranno il mostro del piano strutturale, se bloccheranno il sottoattraversamento, insomma se saranno in grado di dare risposte serie e concrete che vadano nella direzione della difesa del bene comune.
Federazione Regionale Toscana RdB - CUB