Asili Nido del Comune di Firenze: un servizio di qualità NONOSTANTE l’Amministrazione Comunale.

Firenze -

Asili Nido del Comune di Firenze:

un servizio di qualità NONOSTANTE l’Amministrazione Comunale.

 

Il personale dei nidi d’infanzia del Comune di Firenze ha lavorato in presenza fin dalle primissime riaperture.

Su base volontaria nei parchi, educatrici ed esecutrici hanno avuto i primi contatti con le famiglie durante il mese di maggio 2020; da luglio tutto il personale è tornato in presenza.

I cuochi hanno lavorato anche durante il lockdown in collaborazione con la Protezione Civile.

 

Essere in presenza per noi significa lavorare con bambini e bambine 0-3 anni senza mascherine e senza distanziamento; la nostra utenza ha bisogno di coccole e abbracci, di essere accudita fisicamente il che ci mette a stretto contatto con materiale organico. L’esposizione al rischio contagio covid è veramente alta.

Educatrici ed esecutrici lavorano 6-7 ore con la mascherina ffp2 e con quella cantiamo, raccontiamo storie, giochiamo e saltiamo con i nostri piccoli utenti, la fatica in fondo alla giornata è veramente tanta.

 

Nonostante tutto ciò i nidi hanno riaperto e hanno funzionato regolarmente( con le chiusure per quarantene o malattie covid) da settembre 2020.

L’Amministrazione ha individuato nei preposti alla sicurezza ( le educatrici più anziane di ogni servizio già gravate di questa responsabilità) le responsabili covid. Un compito che risulta veramente gravoso per tutte le incombenze amministrative che sono previste, togliendo tempo ed energie che andrebbero utilizzate per fare il lavoro di educatrice, per occuparci di bambini e bambine.

 

Non ha aumentato la dotazione di educatrici, nonostante sia aumentato il carico di lavoro; lavorare con il sistema delle “bolle” crea ulteriori difficoltà in quanto non è possibile aiutarci tra sezioni( in caso ad esempio di ferie mai sostituite) perché le “bolle” non possono essere mischiate.

 

E’ richiesto alle responsabili covid di comunicare con l’ufficio in ogni giorno della settimana nel caso si verificassero casi di positività nell’utenza o nel personale del nido, ma nessuno ha mai messo nero su bianco questa reperibilità.

Da parte sua l’Amministrazione non mai risposto alle numerose richieste di chiarimenti sulle varie situazioni che si vengono quotidianamente a creare, lasciando di fatto solo il personale a prendere decisioni, talvolta molto delicate, per poi comunicare a posteriori che la procedura era errata.

 

Il personale tutto, in questo momento si sente abbandonato, ha la sensazione di avere una dirigenza che non ha alcuna conoscenza del servizio che sta coordinando.

Un esempio tra tutti la scelta ( da Ponzio Pilato) di continuare a farci fare i colloqui con le famiglie on-line( a parte qualche eccezione motivata da autorizzare).

Si rendono di cosa sono i colloqui con le famiglie in un nido d’infanzia e cosa rappresentano per la costruzione del rapporto di fiducia? Per la costruzione di quell’alleanza educativa di cui tanto si sciacquano la bocca i nostri dirigenti?

E poi a questo proposito si apre un capitolo importante: l’uso di device e connessioni personali per lavoro.

L’Amministrazione ha sempre dato per scontato che il personale adoperasse i propri strumenti e le proprie connessioni, da casa o al lavoro, per fare colloqui con le famiglie, fare colloqui di continuità ecc. Questa è una evidente anomalia, una situazione di cui l’Amministrazione ha approfittato senza dare niente in cambio( solo da poco ci è stata fornita una telecamera da applicare al computer dell’ufficio che non cambia la situazione).

 

Come corrispettivo dello sforzo che il personale dei nidi d’infanzia ha fatto e sta facendo per mandare avanti il servizio nel migliore dei modi, per cercare di creare quella ‘normalità’ di cui tanto hanno bisogno bambini, bambine e famiglie, l’Amministrazione comunale ci ha tolto una parte dello stipendio, senza alcuna spiegazione, senza una circolare, senza che i nostri dirigenti abbiano sentito il bisogno di dire niente ai lavoratori, senza MAI METTERCI LA FACCIA.

 

Negli ultimi mesi, poi, la non sostituzione quasi sistematica delle esecutrici, crea non pochi problemi, non solo per l’aumento del carico di lavoro delle altre esecutrici stesse, ma a tutto il complesso del lavoro del nido in quanto sistema fortemente interconnesso.

Il personale dei nidi fiorentini è allo stremo della sopportazione. Abbiamo l’urgente necessità di rimettere i nostri bambini e bambine al centro del nostro lavoro.

 

L’amore e la dedizione che il personale ha verso il proprio lavoro, il senso di responsabilità che ha dimostrato in questi anni, non può essere usato dall’Amministrazione per continuare in questo atteggiamento arrogante, di assoluta mancanza di coinvolgimento nelle decisioni, di distanza abissale tra dirigenza e personale che quotidianamente offre il servizio.

 

Noi rappresentiamo l’Amministrazione mettendoci la faccia con le famiglie, ogni giorno, in tutte le situazioni. Nessuno di noi però si sente tutelato e sostenuto dalla dirigenza, sempre pronta a riprenderci per i nostri piccoli errori o le nostre inesattezze, ma altrettanto pronta a lasciarci sole a prendere decisioni, con regole sempre nebulose, mai chiare, mai valide per tutti i nidi.

 

CONTRO IL TAGLIO SALARIALE, PER DIFENDERE LE CONDIZIONI DI LAVORO,PER DIFENDERE IL SERVIZIO

 

LUNEDI 13 DICEMBRE ORE 16 TUTTE/I

AL PRESIDO SOTTO PALAZZO VECCHIO PROMOSSO DALLA RSU A SEGUITO DELL’ASSEMBLEA GENERALE DEL SETTORE!