Basta con la macelleria degli enti locali. SCIOPERO? IO DI PIU'! -volantino sciopero 11 marzo-

In allegato il volantino

Nazionale -

Le Autonomie Locali allo sciopero generale tra orgoglio professionale, municipale e territoriale



L’11 Marzo il personale delle Regioni e degli Enti Locali sciopererà al fianco di altre categorie di Lavoratori pubblici e privati. Alle dovute opposizioni contro le riforme e le trasformazioni sociali messe in atto dalla premiata ditta Tremonti-Brunetta-Sacconi-Marchionne-Marcegaglia, il personale che opera negli enti territoriali ha da opporre qualche ragione in più.


Chi opera negli enti locali ha da contestare non soltanto per quello che concerne il livello di retribuzione più basso di tutto il pubblico impiego, ma anche per lo scandaloso blocco del turn-over imposto lo scorso anno.


Sembra sfuggire invece da ogni analisi l’aspetto legato alle trasformazioni funzionali cui Lavoratori e Lavoratrici sono stati sottoposti nel corso dell’ultimo ventennio: da gestori diretti di servizi al cittadino a controllori del servizio gestito anche da privati (principalmente con le riforme Bassanini- PD), fino al prossimo ruolo che va prefigurando il cd. federalismo fiscale di “agenti di riscossione” (coi metodi di chi raccoglie il pizzo?).


Contro questa sciagurata deriva, del rapporto diretto e solido con la cittadinanza abbiamo fatto la nostra bandiera: con le maestre e le educatrici nei servizi all’infanzia, con l’opera di prevenzione da parte della polizia locale (piuttosto che repressiva come vorrebbero certi sindaci sceriffi), con i servizi sociali diretti ai soggetti più fragili, con quelli culturali quando sono resi accessibili a tutti, ma anche con quei servizi tecnici o amministrativi quando sono messi in grado di garantire equità e parità di trattamento a tutta la cittadinanza.


Il senso dello sciopero generale e “generalizzato” è anche un appello al senso civico di tutta la cittadinanza-utenza che si avvale del nostro lavoro, e una feroce critica politica al governo Berlusconi, così come a tutta la pletora di amministratori locali (da Alemanno a Chiamparino, da Formigoni a Vendola) ormai entrati nell’ottica di fare cassa a spese del personale e del cittadino, ma che non muovono un dito contro le elevatissime prebende (sotto forma di posti di lavoro ‘a convenzione’ anche di altissima professionalià, o di agevolazioni normative, o di appalti, etc.) distribuite ai diversi “comitati elettorali” che li sostengono.


A tutti loro lo sciopero impone un confronto con le nostre ragioni. Confronto a tutto campo che va dalle rivendicazioni salariali sino all’intervento contro i veri e propri saccheggi del territorio messi in atto sia con norme urbanistiche derogatorie (meglio sarebbe definirle “cementificatorie”), sia con opposizioni di facciata (o di vera e propria connivenza) quando si tratti di depredare in nome dell’emergenza ormai estesa a ogni questione: rifiuti, sanità, energia (nucleare?), nomadi, immigrati, grandi opere, casa, etc.

 

Lo Sciopero dell’11 Marzo deve essere lo sciopero di tutti, Lavoratori e cittadini, uniti contro la crisi e contro chi vorrebbe farcela pagare.

NOI CI SAREMO!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Piazza della Repubblica ore 9,30