Genova. BIBLIOTECHE CIVICHE: UN SERVIZIO PUBBLICO DA DIFENDERE!!!
BIBLIOTECHE CIVICHE: UN SERVIZIO PUBBLICO DA DIFENDERE!!!
Dilagano, in questi giorni, anche sulla stampa cittadina e sui quotidiani online, notizie e voci relative alle prospettive di “esternalizzazione” dei servizi al pubblico delle Biblioteche Berio e De Amicis. La civica Amministrazione, nella persona del Vice-Sindaco e dell’Assessore al Personale, ha affermato di non essere al corrente della cosa. Il che ci lascia, quanto meno, perplessi. I lavoratori si aspettano, pertanto, immediati chiarimenti nel merito dall’Assessore alla Cultura e dalla Direzione Politiche Culturali. Ad oggi, non si paventano interventi simili presso le Biblioteche di Municipio. Ma, si sa, quando si intraprendono un percorsi simili (come insegna l’evoluzione della situazione dei Musei civici) il coinvolgimento di strutture, oggi non coinvolte, può, da un giorno all’altro, essere messo all’ordine del giorno.
L’USB - Unione Sindacale di Base tiene, innanzi tutto, a ribadire la propria concezione delle biblioteche comunali di pubblica lettura quale presidio culturale territoriale e servizio essenziale di base, rivolto a tutte le fasce di popolazione, in particolare a quelle meno tutelate. Siamo, infatti, convinti del fatto che le biblioteche, con la loro offerta culturale gratuita e accessibile, con spazi di studio e aggregazione, servizio prestito libri, laboratori, attività didattiche, servizi multiculturali e servizi per persone con disabilità, siano luoghi insostituibili per la prevenzione del disagio culturale e sociale, soprattutto nei quartieri popolari.
Quanto sopra, ricordando che, quando parliamo di “servizio essenziale di base”, facciamo riferimento alla qualità del servizio stesso e alle risorse ad esso destinate. Non facciamo, di certo, riferimento all’attacco al diritto di sciopero, che dietro al suddetto concetto si nasconde, concretizzatosi in accordi sciagurati, in base ai quali molti lavoratori delle biblioteche si ritrovano ad essere “comandati”, in occasione, per l’appunto, degli scioperi che li vedono coinvolti. Ciò, in barba alla normativa specifica, la quale prevede, esclusivamente, in caso di sciopero, l’esercizio della tutela del patrimonio. Purtroppo, i suddetti accordi andranno a depotenziare l’incisività delle azioni di lotta che verranno messe in atto, nel caso in cui la Civica Amministrazione confermi gli intenti di cui sopra.
Anche l’ultima finanziaria ha imposto tagli pesantissimi ai comuni, quando invece occorrono investimenti strutturali continuativi da destinare al reperimento di personale qualificato, alla formazione specifica, all’incremento delle raccolte, alla manutenzione delle attrezzature, al miglioramento del servizio pubblico e delle condizioni lavorative, alla perequazione salariale . Sapevamo che depotenziare i servizi e lasciarli languire serve ad aprire la strada alle cosiddette “esternalizzazioni”, le quali, di fatto, storicamente, significano peggioramento della qualità dei servizi stessi. E significano, in altri ambiti (gli stessi Musei, ad esempio) privatizzazione delle entrate e socializzazione dei costi. Così come, quando la rilevanza imprenditoriale aumenta, si risolvono in una drammatica privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite. Questa la logica del “mercato”, alla quale ci dobbiamo energicamente opporre per salvaguardare il valore aggiunto del servizio pubblico.
IN QUEST’OTTICA, VI CHIEDIAMO DI SOSTENERE USB E I SUOI CANDIDATI
IN OCCASIONE DELLE ELEZIONI R.S.U. DEL 14/15/16 APRILE
USB P.I. Funzioni Locali Comune di Genova 21-3-2025
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