Bologna. LA GIUNTA COMUNALE NON ATTUI I TAGLI DEL GOVERNO BERLUSCONI - BCE
“La Giunta comunale di Bologna si sta apprestando a tradurre in macelleria sociale i tagli imposti dal governo Berlusconi e BCE. Noi non ci stiamo.” esordisce Massimo Betti della USB.
“Non ci stiamo alla svendita dei beni comuni, non ci stiamo ai tagli dei salari dei lavoratori, non ci stiamo ai licenziamenti, non ci stiamo all’ulteriore incremento della precarietà” spiega Betti.
“La Giunta comunale cambi rotta, se non è in grado di presentare un bilancio che abbia una tenuta sociale, scenda pure in piazza, - ribadisce Betti - faccia le barricate, rimetta le deleghe in mano al governo, non si renda complice”.
“Noi non accetteremo comportamenti supini nei confronti del governo, inutili ed ipocrite lacrime di coccodrillo” prosegue il coordinatore USB.
“Ci opporremo con tutte le nostre forze e in tutti i modi possibili – minaccia Betti - porteremo l’indignazione e la rabbia del popolo che ha dato vita alla manifestazione del sindacalismo di base e conflittuale del 6 settembre nelle piazze bolognesi come in quelle romane”.
La Giunta apra immediatamente il confronto con quel popolo e cambi radicalmente rotta, e non si nasconda dietro il governo Berlusconi, perché – mette in chiaro Betti - “per forza si va solo al cesso”.