Bologna. LA LOTTA DEGLI EDUCATORI PAGA, RETRIBUITE LE ORE PERSE A CAUSA DELLA NEVE
“Un primo parziale risultato è stato raggiunto ieri quando la cooperativa Quadrifoglio (che gestisce l’appalto dello scolastico per conto del Comune ndr) ha comunicato alle educatrici ed agli educatori che le ore perse a causa della chiusura delle scuole per l’emergenza neve saranno retribuite nella busta paga di febbraio – annuncia Fabio Perretta della USB - Le stesse ore andranno recuperate in tempi brevi e comunque non oltre la fine dell’anno scolastico”.
Il risultato è stato reso possibile – sottolinea Perretta - dalla pressione che ha creato la mobilitazione dei lavoratori, organizzati con USB, quando lunedì 6 febbraio scorso hanno presidiato il comune, interrompendo poi il consiglio comunale e chiedendo all’Assessore alla scuola Pillati specifiche garanzie sulla retribuzione delle ore perse”.
“USB rimane in attesa di un incontro con la cooperativa Quadrifoglio per affrontare il tema delle modalità di recupero delle ore non svolte e che saranno retribuite. Tema di non poco conto, vista l’organizzazione della programmazione non frontale sugli utenti che, come segnalato finora da molti educatori, indicano come richiesta fuori orario di lavoro e non retribuita” spiega Perretta.
“Allo stesso modo la USB sollecita la Cooperativa Società Dolce (altra coop che gestisce l’appalto ndr) ad un incontro con i rappresentanti dei lavoratori per affrontare gli stessi temi, retribuzione ore perse per chiusura delle scuole e modalità di recupero delle stesse, per quanto riguarda i servizi scolastici della provincia” avvisa il sindacalista.
“Dopo lo schiaffo dello spezzatino dell’appalto subito dai lavoratori la scorsa estate – minaccia Perretta - le educatrici e gli educatori non sono più disposti a cedere nulla sul piano del salario né su quello dei diritti”.
“Educatrici ed educatori, insieme ad USB, vigileranno affinché sia restituita la dignità a chi lavora nei servizi scolastici in appalto, la prossima battaglia sarà smantellare il meccanismo che prevede che il lavoratore non sia retribuito durante l’assenza dell’utente, nella vigile attesa di conoscere cosa riserverà l’amministrazione agli educatori a giugno, quando questi rimarranno senza lavoro a causa dello spezzatino e l’appalto dei servizi integrativi (oggi gestito dalla coop. Società Dolce) scadrà” conclude Perretta.