Bologna. LA RdB BOCCIA IL BILANCIO "IL PEGGIORE DEL MANDATO COFFERATI"

Bologna -

Si conclude, alle ore 16,30 di oggi, con un nulla di fatto la trattativa sul bilancio tra RdB/CUB e il comune di Bologna iniziata due settimane fa, non è stato possibile firmare ne’ un accordo ma neppure un verbale di incontro: questo è il bilancio più antisociale della storia della giunta Cofferati.



Basti pensare alla totale chiusura sull’assunzione dei precari, nessuna risposta alla situazione delle 112 precarie “storiche” dei nidi di cui  la giunta ha confermato il licenziamento.
Precarie che già lunedì sera si troveranno in assemblea per organizzare una risposta di lotta.



Dal punto di vista delle politiche sociali, l’amministrazione comunale si prepara ad emettere una family card con caratteristiche peggiori di quella del governo Berlusconi. Una “miserycard” municipale: siamo ben lontani dalla carta servizi metropolitana richiesta dalla RdB/CUB in favore dei precari e cassaintegrati. Si tratta fondamentalmente di una carta fidelity per acquisti presso i negozi del gruppo CONAD e COOP (entrambi della Legacoop) con uno sconto del 10% sulla spesa: denominata Family Card è riservata alle famiglie poverissime e numerose (almeno tre figli e meno di 15.000 euro di reddito ISEE). Si tratta della versione più estrema di una concezione del welfare di mercato per i miserrimi (in salsa post-democristiana).



Sul welfare, la RdB/CUB denuncia che riguardo le ASP stanno vincendo le spinte alla privatizzazione, di cui capo fila è la giunta della regione emilia romagna, dei servizi sociali: tra la Regione e Comune si è difatti creato un sodalizio Del Bono-Cofferati, capace di smantellare il sistema dei servizi sociali pubblici attraverso il meccanismo dell’accreditamento. Le ASP rischiano di diventare solo degli inutili baracconi (l’accordo firmato da cgil-cisl-uil prevede l’assunzione di 20 dirigenti) che a loro volta daranno in appalto alle cooperative i servizi a loro conferiti dal Comune.



Politiche abitative e casa: sono insufficienti le risposte del Comune in merito alle richieste sul problema abitativo all’interno della discussione sul bilancio. Le cifre descrivono una situazione di emergenza abitativa crescente. Ci sono, ad oggi, circa 7000 domande che attendono l’assegnazione di una casa popolare, ma il numero di alloggi disponibili è assolutamente esiguo, ogni anno vengono assegnate circa 400 alloggi. A fronte di un tale divario tra domanda e offerta non solo non si prevede l’ampliamento del patrimonio immobiliare pubblico, ma si calcola di recuperare solo 243 alloggi degli oltre 800 che sono vuoti perché in attesa di ristrutturazione. Sicuramente la mancanza di un piano casa nazionale che metta al centro l’edilizia pubblica rende più difficoltoso reperire i fondi, ma questa amministrazione non mette in campo tutti gli strumenti di cui dispone. Gli alloggi da ristrutturare potrebbero prevedere l’utilizzo di bandi di autorecupero, e questo è previsto solo per 50 alloggi. Anche il bando per il contributo affitti vedrà calare i fondi a disposizione, i rimborsi non saranno sufficienti a impedire un aumento della morosità. Inoltre la parte più cospicua del contributo comunale a disposizione del bando, per quest’anno 1.450.000 euro, proviene dagli affitti ERP. Ovvero si trasferiscono fondi dall’edilizia residenziale pubblica alle tasche della rendita privata.



In definitiva: siamo di fronte ad un bilancio che aumenta la precarietà del lavoro in città attraverso un sistema infinito di appalti, non ne controlla in alcun modo la qualità, non interviene nemmeno simbolicamente sugli effetti della crisi economica che ci attanaglia e fa due passi indietro sulle politiche di welfare.

Sul piano politico, in nome dell’antiberlusconismo, si formano alleanze politiche ma si sacrificano  le politiche sociali e gli interventi concreti in favore dei settori popolari.

 

 

 

.


20 dicembre 2008 - La Repubblica

Bilancio, ok dai sindacati. Solo le Rdb dicono no

Bologna - La trattativa più veloce del mandato Cofferati. Cgil, Cisl e Uil hanno firmato il bilancio 2009 ieri mattina, dopo solo poche ore di discussione. Un record, per la «manovrina» di Palazzo d´Accursio, nonostante i tagli e un buco di 10 milioni di euro dovuto all´azzeramento dell´Ici.
Segnali di distensione anche dal Prc, che strizza l´occhio a Flavio Delbono, nuovo candidato sindaco del Pd, promettendo l´astensione sulla finanziaria del Comune. Una mossa che il sindaco Cofferati gela in toto: «Astenersi sul bilancio è come votare contro. Tecnicamente e politicamente». E che pure il «pacificatore» Delbono boccia, anche se a metà: «E´ uguale al voto contrario. Se poi per loro l´astensione ha un significato politico ci spieghino qual è». Unici a salire le barricate contro il bilancio 2009 sono state le Rdb, che ieri non hanno firmato nemmeno il verbale di seduta: «E´ la manovra più anti - sociale della storia di Bologna» attacca Massimo Betti. Nel mirino le circa 112 precarie dei nidi, che «resteranno a piedi da giugno». E il contratto di servizio con le Asp, che di fatto «trasforma le agenzie di servizi alla persona in contenitori vuoti che subappaltano i servizi». Di tutt´altro avviso i confederali, che estendono la promozione su welfare, nidi (dovrebbe essere raggiunto l´obiettivo dei 746 posti nido in più dal 2004) a tutto il mandato della giunta. Ma la strada del bilancio, che da lunedì a mercoledì approderà in consiglio comunale, diventa anche uno scacchiere politico importante per impostare le alleanze nel centrosinistra. Se Sinistra Democratica va verso il voto favorevole e l´ex Prc Valerio Monteventi verso quello contrario, Rifondazione ha già approvato un ordine del giorno che indica ai consiglieri di astenersi.
Un «segnale» lodato dal segretario del Pdci Oliviero Di liberto, ieri a Bologna, ma che ancora non convince il Pd né il suo candidato Delbono. Resta invece l´incognita su Verdi e Cantiere. «Moderato ottimismo», infine, anche sul recupero dei 10 milioni di buco nel 2009. «Il federalismo fiscale, se approvato avrà efficacia già nel 2009» assicura il Cinese.(s.b.)


20 dicembre 2008 - Corriere di Bologna

Firmata ieri l'intesa
Sì dei Confederali al bilancio comunale Rdb sulle barricate

Bologna - Una delle trattative più rapide di tutto il mandato di Sergio Cofferati sindaco di Bologna. Cgil, Cisl e Uil ieri hanno firmato il verbale di accordo con il Comune sul bilancio di previsione 2009.
Un'intesa raggiunta in poche ore (al contrario delle nottate degli anni scorsi) che ha il sapore di una promozione a pieni voti di tutto il mandato della giunta Cofferati, come confermano gli stessi vertici dei confederali bolognesi.
«La trattativa è stata l'occasione per una verifica dell'accordo firmato il 17 dicembre 2004 — spiega Alberto Schincaglia, della segreteria provinciale della Cisl — siamo molto soddisfatti in particolare per le politiche di welfare e per l'aumento dei posti nido», che nel 2009 arriverà a quota 746 dall'inizio del mandato. «Risultati particolarmente positivi — aggiunge Schincaglia — li abbiamo visti anche sulle politiche per gli anziani, dovuti soprattutto al fondo regionale per la non autosufficienza, ma segnale evidente di un chiaro impegno e di un buon utilizzo di quelle risorse da parte dell'amministrazione». Anche Cesare Melloni, segretario provinciale della Cgil, si dichiara «contento per un'intesa che guarda con attenzione ai redditi fissi e che allo stesso tempo si confronta con i problemi dei prossimi anni, come il calo occupazionale e della disponibilità di reddito». Fumata nera invece nella trattativa tra Comune e Rdb: «Non è stato possibile firmare né un accordo e neppure un verbale di incontro — attacca in una nota Massimo Betti — questo è il bilancio più antisociale della storia della giunta Cofferati».


19 dicembre 2008 - Dire

COMUNE BOLOGNA. FUMATA NERA, RDB BOCCIANO IL BILANCIO
BETTI: NIENTE ASSUNZIONE PRECARIE NIDI, IN COMPENSO 'MISERY CARD'

(DIRE) Bologna, 19 dic. - Mentre i confederali escono con il sorriso, il sindacato di base lascia Palazzo D'Accursio con un nulla di fatto nella trattativa sul bilancio del Comune di Bologna. "Non e' stato possibile firmare ne' un accordo e neppure un verbale di incontro- attacca in una nota Massimo Betti, numero uno delle Rdb di Bologna, al termine della riunione di questo pomeriggio- questo e' il bilancio piu' antisociale della storia della Giunta Cofferati". Betti fa riferimento "alla totale chiusura sull'assunzione dei precari", in particolare sulle 112 precarie dei nidi "di cui la Giunta ha confermato il licenziamento" e che gia' lunedi' prossimo, annunciano le Rdb, "si troveranno in assemblea per organizzare una risposta di lotta". E cosi', mentre Cgil, Cisl e Uil premiano non solo il bilancio 2009, ma l'intero mandato del sindaco Sergio Cofferati, il sindacato di base boccia senza appello la Giunta. "Dal punto di vista delle politiche sociali- insiste Betti- l'amministrazione si prepara ad emettere una family card con caratteristiche peggiori di quella del governo Berlusconi. Una 'misery card' municipale- la definisce il leader delle Rdb- ben lontana dalla carta servizi metropolitana da noi richiesta in favore dei precari e dei cassintegrati". Si tratta di una "carta fidelity per acquisti presso i negozi del gruppo Conad e Coop, entrambi della Legacoop, con uno sconto del 10% sulla spesa, ed e' riservata alle famiglie poverissime e numerose, con almeno tre figli e meno di 15.000 euro di reddito Isee". Insomma, secondo Betti e' "la versione piu' estrema di una concezione del welfare di mercato per i miserrimi, in salsa post-democristiana". Sul welfare, continuano le Rdb, e in particolare sulle Asp, "stanno vincendo le spinte alla privatizzazione dei servizi sociali", grazie al "sodalizio Delbono-Cofferati che si e' creato tra Regione e Comune, capace di smantellare il sistema dei servizi sociali pubblici attraverso il meccanismo dell'accreditamento". Betti reputa poi "insufficienti le risposte del Comune sul problema abitativo. Le cifre descrivono una situazione di emergenza crescente", con circa 7.000 domande persone in lista d'attesa, mentre "il numero di alloggi disponibili e' assolutamente esiguo e ogni anno vengono assegnati circa 400 posti". Di fronte a questo divario, lamentano le Rdb, "non si prevede l'ampliamento del patrimonio immobiliare pubblico e si calcola di recuperare solo 243 alloggi degli oltre 800 che sono vuoti in attesa di ristrutturazione". Betti chiede dunque un utilizzo piu' ampio dei bandi per l'autorecupero e un aumento per il fondo di contributo per gli affitti, al momento "non sufficiente a impedire un aumento della morosita'". Insomma, punta il dito il sindacato di base, "siamo di fronte ad un bilancio che aumenta la precarieta' del lavoro in citta', attraverso un sistema infinito di appalti, non ne controlla in alcun modo la qualita', non interviene nemmeno simbolicamente sugli effetti della crisi economica che ci attanaglia e fa due passi indietro sulle politiche di welfare".