CITTA' METROPOLITANE un disastro annunciato
L'avevamo preannunciato diversi mesi fa, che se non fossero cambiate le normative in vigore, l'istituzione delle città metropolitane sarebbe stata letteralmente un disastro. Altro che ente innovativo e strategico per il Paese! La riforma Delrio voluta fortemente dal governo Renzi, si è dimostrata un fallimento totale, a danno di lavoratori e cittadini.
Il comparto delle città metropolitane si trova in una situazione di grave squilibrio finanziario in quanto le amministrazioni, con l'eccezione di Bologna e Reggio Calabria, non hanno rispettato il Patto di Stabilità 2015 per un totale di 367 milioni di euro. Solo per Roma lo sforamento è stato di circa 101 milioni.
Se nel decreto Enti Locali, in preparazione in questi giorni, dovessero essere confermate le sanzioni per il mancato rispetto dei parametri di stabilità imposti, molte delle dieci città metropolitane non avrebbero un futuro.
Sul versante dell'entrate tributarie si registra un calo del 22%, passando da 1,7 milioni di euro a 1,3, e nel 2015 il trend è ancora in flessione del 5% rispetto al 2014. L'entrata principale rimane ancora l'RC auto che rappresenta il 51% di tutti i tributi in entrata.
Gli investimenti sono letteralmente crollati. Si registra infatti, dal 2010 al 2014, una riduzione del 42,4%, passando da 576 milioni a 332 e, dal 2014 al 2015 (dati Siope), un'ulteriore riduzione del 17,7%, registrando solo 272 milioni di euro al 31 dicembre 2015.
Per quanto riguarda invece la spesa corrente, nelle città metropolitane si registra dal 2010 al 2014 una riduzione del 13,5% e, dal 2014 al 2015 (dati Siope), un'ulteriore riduzione del 4,8%.
Le spese del personale sono rimaste pressoché invariate: solo un 20% in meno dal 2010, perché per valutare gli effetti della Delrio, con il trasferimento del personale presso altri enti, bisognerà attendere la fine del 2016. Anche questa voce è tuttavia destinata a scendere drammaticamente, perché la legge di stabilità 2015 ha ridotto del 30% la dotazione organica delle città metropolitane.
Tutte queste cifre fanno emergere una situazione molto preoccupante, il Governo Renzi, con le leggi di stabilità approvate ed i pesanti tagli alla spesa pubblica imposti agli enti di area vasta, rischia di far chiudere i battenti alle città metropolitane. Questi enti in piena agonia finanziaria non possono più garantire al 100% servizi come l'edilizia scolastica, l'assistenza alla disabilità e la viabilità. Altro che modello di ente moderno e snello! Si continua solamente a togliere risorse e ad indebolire i servizi.
Renzi ha fallito. Le scelte del suo Governo provocano solo disastri nel tessuto sociale e disparità tra i lavoratori. L'Unione Sindacale di Base afferma a chiare lettere che è finito il tempo di questo presidente del consiglio voluto dai poteri forti al servizio della Troika: è arrivato il momento di mandarlo a casa e di respingere le politiche dell'U.E.
Nei prossimi mesi imporranno ulteriori tagli, come la Grecia di questi giorni ci insegna. Ci aspetta un autunno decisivo per dare una spallata alle politiche di austerità. Un autunno di lotta, anche con l'appuntamento del referendum sulla riforma costituzionale. #Renzivaiacasa
Unione Sindacale di Base
Enti Locali