Civitavecchia. Servizio acquedotti comunale - verità storiche e situazione attuale
La scrivente Organizzazione Sindacale, preso atto dei continui articoli sulla stampa e tv locali inerenti al grave problema del disservizio idrico nella città, ritiene doveroso precisare quanto segue:
la situazione è ormai insostenibile e grave per una serie di motivi:
- le scellerate volontà politiche di ex amministratori intenti solo a cedere il servizio all’Acea ATO 2 con condizionamento della opinione pubblica e della funzionalità del servizio idrico fino alla paralisi per poter giustificare tale passaggio;
- i comportamenti di alcuni Dirigenti del Comune che hanno avallato le scelte dei politici e determinato il mancato funzionamento del servizio.
Il servizio idrico oggi si regge soltanto sulla moralità e professionalità dell’esiguo personale rimasto in servizio costretto ad operare in condizioni stressanti; il bilancio comunale è deficitario e il PEG del settore è senza fondi; i mezzi a disposizione sono scarsi e senza manutenzione da anni; il personale andato in pensione non è stato più sostituito con conseguente mancanza o ritardo di manutenzione e riparazione guasti; le ore straordinarie non vengono liquidate da mesi e le ferie o congedi vari sono continuamente negate per esigenze di servizio.
Se a quanto sopra aggiungiamo i continui controlli delle forze di Polizia, le continue interruzioni degli acquedotti e la non potabilità dell’acqua possiamo prefigurare la paralisi del servizio a danno dei cittadini.
I dipendenti del settore idrico, la RSU del Comune e le Organizzazioni Sindacali di categoria avevano già lanciato l’allarme e in riunioni precedenti anche proposte per risolvere l’urgenza senza però essere ascoltati; ci domandiamo il perché.
Come RDB-CUB Enti Locali, da sempre contrari alle esternalizzazioni dei servizi pubblici comunali, vigileremo attentamente affinché il servizio idrico rimanga comunale e che i dirigenti interessati emettano disposizioni concrete per il buon funzionamento del servizio e del personale, per la destinazione e l’utilizzo dei fondi necessari e soprattutto per l’assunzione di personale con chiamata al Centro per l’Impiego ex Ufficio Collocamento.
Con lettera protocollo n°26196 del 14/06/07 è stato richiesto un incontro urgente al Sindaco, all’Assessore ai Lavori Pubblici, al Direttore Generale e ai Dirigenti area Tecnico Manutentiva e area Personale, in caso di mancato riscontro si avvieranno tutte le procedure di lotta a tutela dei lavoratori del Settore Idrico.
15 giugno 2007 - Centumcellae news
Le RdB: "Il servizio idrico rischia la paralisi"
Zeppa e Salvatori: "Senza fondi e con scarsa manutenzione, il servizio si regge solo grazie alla professionalità del personale": Chiesto un incontro urgente al Sindaco
CIVITAVECCHIA – La RDB CUB si schiera a fianco dei lavoratori in merito alla situazione vigente all'interno degli acquedotti comunali, presentata dagli stessi come insostenibile a causa della <scellerate volontà politiche di ex amministratori intenti solo a cedere il servizio all’Acea ATO 2 con condizionamento della opinione pubblica e della funzionalità del servizio idrico fino alla paralisi per poter giustificare tale passaggio>.
<Il servizio idrico oggi si regge soltanto sulla moralità e professionalità dell’esiguo personale rimasto in servizio costretto ad operare in condizioni stressanti – affermano i rappresentanti territoriali RDB CUB enti locali Flavio Zeppa e Silvia Salvatori - Il bilancio comunale è deficitario e il PEG del settore è senza fondi; i mezzi a disposizione sono scarsi e senza manutenzione da anni; il personale andato in pensione non è stato più sostituito con conseguente mancanza o ritardo di manutenzione e riparazione guasti; le ore straordinarie non vengono liquidate da mesi e le ferie o congedi vari sono continuamente negate per esigenze di servizio. Se a quanto sopra aggiungiamo i continui controlli delle forze di Polizia – hanno continuato - le continue interruzioni degli acquedotti e la non potabilità dell’acqua possiamo prefigurare la paralisi del servizio a danno dei cittadini>.
I dipendenti del settore idrico, la RSU del Comune e le Organizzazioni Sindacali di categoria avevano già lanciato l’allarme e in riunioni precedenti anche proposte per risolvere l’urgenza senza però essere ascoltati; ci domandiamo il perché.
<Come RDB-CUB Enti Locali – proseguono Zeppa e Salvatori - da sempre contrari alle esternalizzazioni dei servizi pubblici comunali, vigileremo attentamente affinché il servizio idrico rimanga comunale e che i dirigenti interessati emettano disposizioni concrete per il buon funzionamento del servizio e del personale, per la destinazione e l’utilizzo dei fondi necessari e soprattutto per l’assunzione di personale con chiamata al Centro per l’Impiego ex Ufficio Collocamento>.
Le iniziative della RDB CUB non si fermano però alla solo vigilanza. Con una lettera, protocollo n°26196 del 14/06/07, l'organizzazione sindacale ha richiesto un incontro urgente al Sindaco, all’Assessore ai Lavori Pubblici, al Direttore Generale e ai Dirigenti area Tecnico Manutentiva e area Personale, annunciando infine che <in caso di mancato riscontro si avvieranno tutte le procedure di lotta a tutela dei lavoratori del Settore Idrico>.