Comune di Firenze.14 marzo: gestione disastrosa dell’emergenza e assenza totale di equità
Comune di Firenze.14 marzo: gestione disastrosa dell’emergenza e assenza totale di equità
Il 14 marzo, in seguito all’allerta meteo e agli eventi atmosferici che hanno interessato il territorio, alcuni settori comunali – in particolare del servizio Istruzione – sono stati invitati a non recarsi a lavoro, mentre altri colleghi, come quelli dell’autoparco, non sono stati minimamente avvertiti e si sono regolarmente presentati, senza però poter effettivamente prestare servizio.
Altri lavoratori ancora, pur di evitare disagi e per riuscire a rientrare in sicurezza nelle proprie abitazioni, hanno dovuto abbandonare anticipatamente le sedi di lavoro, alcune delle quali situate in prossimità dell’Arno, con tutti i rischi del caso.
Oggi a questi stessi colleghi viene richiesto di “regolarizzare il cartellino” utilizzando giorni di ferie. Questo è inaccettabile.
Pur consapevoli dell’esistenza di norme regolamentari, riteniamo questa gestione gravemente in contrasto con la narrazione ufficiale di un’amministrazione attenta e sensibile verso il personale, come raccontano articoli di giornale o i buoni propositi del PIAO. La nostra esperienza quotidiana ci obbliga, ancora una volta, a smentire questa narrazione.
La RSU ha chiesto un incontro immediato sull'accaduto: nessuna risposta è arrivata. Non possiamo avallare questa attesa imposta dall’Amministrazione, ma allo stesso tempo non possiamo condividere l’atteggiamento attendista della RSU stessa – di cui facciamo parte – che, di fronte al silenzio dell’Ente, non prende una posizione chiara, lasciando i colleghi privi di risposte e punti di riferimento.
La comunicazione interna nel Comune di Firenze è scarsa, frammentata, spesso assente. La RSU non sempre è messa nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo e lo stesso vale per le rilevazioni e segnalazioni effettuate negli anni dai RLS.
USB non accetta più che si costruisca un’immagine di facciata, mentre all’interno si sperimenta distanza, sfiducia e mancanza di ascolto da parte dell’amministrazione verso i propri lavoratori.
Le soluzioni-tampone non servono più. Servono fatti concreti, rispetto, equità e attenzione vera, sia nei confronti dei grandi settori che dei singoli lavoratori.
In questi tre anni la RSU, anche assumendoci parte della responsabilità, ha provato a privilegiare il dialogo piuttosto che lo scontro. Ma l’atteggiamento dell’amministrazione ci dimostra che il dialogo, da solo, non basta più.
Se saremo confermati, il nostro approccio sarà diverso: è il momento di cambiare, è il momento di tornare a lottare, è il momento di mobilitarsi.
A partire dallo stato di agitazione degli assistenti sociali, per cui la RSU ha avanzato richieste chiare e urgenti: assunzioni immediate e avvio delle procedure concorsuali.
Non abbiamo il peso numerico dei sindacati maggioritari, ma abbiamo la determinazione di fare la nostra parte, e continueremo a farla, senza sconti e senza silenzi.
USB P.I. Comune di Firenze