CONFERENZA DELLE CITTÀ METROPOLITANE: LA PAROLA A CHI CI LAVORA USB – PI Funzioni Locali chiede un incontro.

Roma -

CONFERENZA DELLE CITTÀ METROPOLITANE: LA PAROLA A CHI CI LAVORA

USB – PI Funzioni Locali chiede un incontro.

La sindaca di Genova e della omonima Città Metropolitana, Silvia Salis, ha convocato per il 17 settembre prossimo i sindaci delle principali città italiane (Napoli, Bologna, Milano, Torino e Roma) per una conferenza delle Città metropolitane che verterà su molti temi cruciali, tra cui i bilanci in sofferenza.

Le Città Metropolitane e le Province sono state oggetto negli ultimi decenni di un autentico “provincicidio”, che l’Unione Sindacale di Base ha da sempre contestato.

Il combinato disposto tra i tagli ai bilanci disposti dai governi e le “riforme” (in particolare la Delrio) ha trasformato infatti Province e Città Metropolitane in enti di serie B, svuotate di funzioni rilevanti, spogliate di servizi da privatizzazioni ed esternalizzazioni.

Inoltre, come gli tutti enti locali, questi Enti di Area vasta hanno i dipendenti tra i meno pagati del pubblico impiego, e questo determina la fuga verso altri enti.

La rappresentanza politica “di secondo livello”, priva Province e Città Metropolitane di una forma di governo proprio, ad elezione diretta. Un modello che certo non brilla per democrazia, tutela dei territori, offerta di servizi e giustizia sociale.

La differenza, anche molto profonda, tra le grandi città e i piccoli Comuni, porta disomogeneità dei servizi, dei carichi di lavoro e delle retribuzioni dei dipendenti. L’abbandono progressivo dei borghi dell’entroterra è una realtà.

Al contrario, sta succedendo che verso territori considerati “strategici” vengono dirottate dal governo risorse per opere di interesse militare o dual use. Risorse che dovrebbero essere destinate alla manutenzione delle strade, all’edilizia scolastica, all’ambiente, ai servizi a rete su scala di area vasta, agli stipendi dei dipendenti.

Come per gli altri Enti Locali, gli stipendi di Province e Città Metropolitane l’Unione Sindacale di Base PI Funzioni Locali, ritiene che la necessaria perequazione dei salari deve avvenire tramite fondi che dovranno essere stanziati dal governo, in modo da non gravare sui bilanci delle amministrazioni.

E’ quindi necessario che le criticità di Province e Città Metropolitane debbano necessariamente convergere ed essere affrontati in modo integrato e organicamente:

  • Lotta al lavoro povero e precario: contrasto alle condizioni di sfruttamento nei servizi dati in appalto, con richieste che vadano oltre il solo salario minimo.

  • Reinternalizzazione dei servizi: riportare all’interno degli enti pubblici le attività oggi esternalizzate, per garantire qualità e diritti.

  • Perequazione salariale: allineare gli stipendi dei dipendenti delle funzioni locali a quelli degli altri comparti del pubblico impiego e tra Enti Locali stessi.

  • Rifiuto dell’economia di guerra: destinare le risorse a bisogni sociali e cura del territorio e non a spese militari.

Per questi motivi l’USB PI Funzioni Locali chiede quanto prima un incontro con l’UPI e la Conferenza delle Città Metropolitane.

 

14/09/2025 USB PI Funzioni Locali