DECRETO ENTI LOCALI: Le osservazioni di USB al MAXI-EMENDAMENTO

In allegato il comunicato e il testo del maxi emendamento approvato dal Senato

Nazionale -

Prima approvazione da parte del Senato della Repubblica del cosiddetto “decreto Enti Locali” che contiene misure di varia natura tra cui quelle riguardanti le Città Metropolitane e le Province.
Ovviamente bisognerà attendere l'approvazione definitiva alla Camera dei deputati, ma vediamo di riassumere le novità che ci riguarderebbero.

Sblocco dei contratti
E' consentito alle Città Metropolitane e Province di stipulare contratti a tempo determinato, con termine fissato al 31 dicembre 2015, a condizione che vengano rispettati gli equilibri di bilancio della parte corrente;

Bilancio
Per il solo esercizio 2015 le Province e Città Metropolitane predisporranno il bilancio di previsione per la sola annualità 2015 e potranno applicare allo stesso l'avanzo destinato, anche per quegli enti che hanno sforato il patto di stabilità nel 2014.

Convenzioni segretari comunali e provinciali
Le convenzioni previste dall'art.98 comma 3 del testo unico 18 agosto 2000, n.267 possono essere stipulate anche tra comune e provincia e tra province, per l'esercizio in forma associata delle funzioni di segreteria.

Polizia Provinciale
Il personale della polizia provinciale transiterà nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale. Gli Enti di area vasta e le Città Metropolitane individuano il personale di polizia provinciale necessario per l'esercizio delle funzioni fondamentali, fermo quanto previsto dall'art 1 comma 421 della legge di stabilità 2015. Sono consentite le assunzioni a tempo determinato, da parte degli enti locali, per funzioni di polizia locale, per esigenze di carattere stagionale e comunque per periodi non superiori a 5 mesi.

Rinegoziazione mutui
Solo per l'anno 2015 le risorse derivanti da rinegoziazione mutui o riacquisto titoli obbligazionari, posso essere utilizzate senza vincoli di destinazione.

Leggi Regionali di riordino funzioni non fondamentali
Le Regioni che entro il 31 ottobre 2015 non abbiano provveduto all'adozione definitiva della legge di riordino delle funzioni non fondamentali di province e città metropolitane, sono tenute a versare entro il 30 novembre per l'anno 2015 ed entro il 30 aprile per gli anni successivi, le somme corrispondenti alle spese sostenute dagli enti per l'esercizio delle funzioni non fondamentali.

Contributi alle Province e Città Metropolitane
Nel 2015 è previsto un contributo di 50 milioni di euro alla Città Metropolitana di Milano e di 30 milioni alle province lombarde, per sopperire alle straordinarie esigenze finanziarie del territorio.

Alunni con handicap fisico o sensoriale
Sarà previsto un contributo alle province e città metropolitane di 30 milioni, per le esigenze relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisico o sensoriale.

Francamente da questo decreto ci si aspettava molto di più, il Governo ha messo solo qualche toppa finanziaria temporanea che non risolve il problema della salvaguardia del posto di lavoro dei lavoratori di province e città metropolitane. Il non aver previsto delle entrate specifiche per le città metropolitane e province non fa bene sperare per le prospettive future di questi enti, inoltre rimangono tutte le problematiche per l'approvazione dei bilanci.

Sulla polizia provinciale, a nostro avviso, la misura intrapresa potrebbe aumentare la confusione del riordino del corpo e creare lavoratori di serie A, quelli che rimangono, e di serie B quelli che passeranno alla municipale.

L'aver concesso alle regioni ulteriore tempo per l'approvazione della legge di riordino delle funzioni non fondamentali, non fa ben sperare, addirittura prevedere sulla carta il semplice pagamento delle funzioni non fondamentali, se non approvata entro il 31 ottobre 2015, fa addirittura sorridere, è noto che le regioni hanno debiti arretrati con le province e città metropolitane e non pagano.

Da apprezzare il contributo per svolgere la funzione di assistenza agli alunni portatori d'handicap nelle scuole superiori.

L'Unione Sindacale di Base continuerà le proprie lotte in difesa del posto di lavoro dei lavoratori di province e città metropolitane, chiederemo delle modifiche al testo da approvare alla Camera, in cui si responsabilizzino le regioni, che si dovranno far carico nell'immediato dei lavoratori delle funzioni non fondamentali. Il Governo inoltre deve prevedere entrate proprie per province e città metropolitane per garantire servizi ai cittadini e i livelli salariali ai lavoratori.