ELEZIONI RSU 2012 NEGLI ENTI LOCALI -volantone-
In allegato il volantone in pdf A3 fonte/retro
Pillole di sopravvivenza per il personale delle Regioni - Autonomie Locali
Il personale delle Autonomie Locali si è lasciato alle spalle un anno che sarebbe bene dimenticare…
…per le tante storture e nefandezze prodotte da una raffica di disposizioni finanziarie, iniziate sotto il governo Berlusconi e proseguite con Monti.
In un solo anno cinque manovre finanziarie hanno colpito un po’ tutto il Pubblico Impiego, ma si sono particolarmente concentrate sul personale delle Regioni, delle Province e dei Comuni nella convinzione che in tale settore si annidino sprechi che – se risolti – possono riequilibrare i conti dissestati della “Azienda Italia”.
La parolina magica che ha fatto ingoiare l’amaro boccone agli amministratori locali e alle organizzazioni sindacali concertative e che è stata proposta in varie salse (l’Europa ce lo chiede, i mercati ce lo chiedono, occorre recuperare gli sprechi delle amministrazioni precedenti, etc.) la possiamo individuare nel cosiddetto federalismo.
Ma di quale federalismo parliamo?
Gli amministratori hanno pensato che raggiungendo un significativo livello di autonomia (anche impositiva, come per l’IMU o per la compartecipazione alla riscossione dell’IVA) si potesse evitare il ricorso al contributo dello Stato (come è nel sistema attuale) e quindi – al di là della necessaria moina – hanno accettato le difficoltà del momento pensando a un momento di riscatto successivo.
Da parte sindacale ha prevalso invece l’idea che bastasse recuperare un po’ di soldi (con l’accordo del 4/2/2010) da destinare al salario accessorio (e da distribuire solo ai meritevoli). Non una parola contro gli strali di Brunetta (e di Ichino) e contro il “brunettismo” che ha contagiato non pochi amministratori locali...
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