ELEZIONI RSU NEGLI ENTI LOCALI DEL PIEMONTE: VOLTIAMO PAGINA
ELEZIONI RSU NEGLI ENTI LOCALI DEL PIEMONTE: VOLTIAMO PAGINA
Restano ancora pochi giorni per candidarsi alle elezioni RSU del pubblico impiego (le liste devono essere presentate entro il 13 marzo), ed essere eletti con l’USB è il modo migliore per non darla vinta a quei sindacati che, dopo anni di implicito assenso alle politiche nazionali e comunitarie di accanimento contro il mondo del lavoro, hanno firmato un pessimo contratto nazionale, nel nostro e negli altri comparti pubblici. Oltre a sensibili riduzioni di diritti e un misero aumento in busta paga, nella nuova ipotesi di CCNL troviamo altre “simpatiche” novità:
Meno democrazia. E’ la parte del contratto che presenta le maggiori novità, tutte molto negative, ad iniziare dalla limitazione della possibilità di conflitto sindacale, dalla pesante limitazione delle prerogative delle RSU e quindi della democrazia nei posti di lavoro.
Forti limitazioni all’autonomia decisionale delle RSU. L’organismo di rappresentanza dei lavoratori viene relegato ai margini della contrattazione. Una limitazione statuita dalla possibilità di procedere unilateralmente da parte delle Amministrazioni, in assenza di accordo.
Nuovo livello di contrattazione riservato a CGIL-CISL-UIL e CSA. Per la prima volta nel comparto delle Funzioni Locali viene prevista una contrattazione che in determinati casi esclude completamente la RSU e prevede la partecipazione ai tavoli dei soli sindacati firmatari del contratto.
L’art. 6, ad esempio, istituisce l’Organismo Paritetico per l’innovazione in tutti gli enti con più di 300 dipendenti, che incredibilmente non prevede la partecipazione della RSU.
L’art. 7 prevede che le organizzazioni sindacali non firmatarie, non possano partecipare alla contrattazione. Questo anche se dai risultati delle votazioni RSU risultassero rappresentative.
L’art. 9 prevede la possibilità di una contrattazione collettiva integrativa di livello territoriale, con il rischio di determinare vere e proprie gabbie salariali.
Limitazioni diritto di sciopero. L’art.10 impegna le OOSS a non assumere azioni unilaterali, né a procedere ad azioni dirette entro il primo mese del negoziato, limitando in tal modo il conflitto ed il diritto di sciopero.
Fine della contrattazione. L’ipotesi di contratto, prevede tre diversi tipi di relazioni sindacali: Informazione, Confronto e Contrattazione Decentrata.
Per alcune materie è previsto l’obbligo a stipulare, cioè l’obbligo di giungere all’accordo condiviso sul contenuto delle clausole contrattuali con un limite temporale di 45 giorni.
Per altre materie è previsto l’obbligo a contrattare, cioè l’obbligo ad aprire una trattativa su tematiche particolari (Contratto Decentrato) con un termine temporale di 30 giorni.
Anche e soprattutto per arginare questi processi, anche a questa tornata stiamo presentando le nostre liste alle elezioni RSU delle pubbliche amministrazioni, anche nel comparto Funzioni locali, anche in Piemonte: se vuoi candidarti o sei anche solo interessato a contattarci, vienici a trovare a Torino (in Corso Tassoni n. 37/B) o nelle altre sedi provinciali (Novara, Cuneo, Alessandria), oppure scrivici un’e-mail alla casella piemonte.entilocali@usb.it
Diffida di quelle sigle che vogliono svuotare di significato le RSU e tenere il dissenso lontano dai tavoli: chi firma accordi al ribasso a livello nazionale non può essere al fianco dei lavoratori a livello locale