Finanziaria 2008 e privatizzazione dei servizi pubblici
In allegato il volantino impaginato
La legge Finanziaria attualmente in discussione in Parlamento, fra le altre cose, apre la strada alla privatizzazione dei servizi pubblici. In particolare l’art. 87 consente processi di ulteriore e forte esternalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, per certi versi ben più ampi di quanto stabilito dallo stesso disegno di legge Lanzillotta. Per tutelare la concorrenza e il mercato le Pubbliche amministrazioni. non potranno costituire società né assumere o detenere partecipazioni, anche minoritarie, in Società “aventi per oggetto la produzione di beni o servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali”.
Inoltre, entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge Finanziaria, le Pubbliche Amministrazioni dovranno obbligatoriamente cedere Società e Partecipazioni non rientranti nelle proprie finalità istituzionali.
Il risultato è che un Governo di centrosinistra incentiva progressivamente la esternalizzazione/privatizzazione dei servizi pubblici, favorendo la costituzione di società di capitali per la gestione dei servizi di interesse generale, escludendo di fatto la possibilità di gestirli direttamente.
E allora cosa potremo aspettarci con l’arrivo del 2008? Una bella S.p.A. per la gestione degli asili nido, un’altra S.p.A. per la gestione dei servizi sociali, e poi un’altra S.p.A. per la gestione del verde pubblico, la vendita totale al privato delle aziende che gestiscono acqua, energia, rifiuti…. e poi, e poi….. chi più ha voglia di buttarsi sul mercato più ne metta, tanto a pagare saranno sempre i cittadini e i lavoratori!
In effetti l’art. 85 sempre della nuova Finanziaria potrebbe penalizzare un po’ i nostri amministratori prevedendo la riduzione dei componenti dei Consigli di Amministrazione delle Società Pubbliche. Ma niente paura, le poltrone potranno essere salvate tutte: basterà quotare in borsa le società pubbliche e il gioco è fatto!