Firenze. A proposito delle attuali vicende di Palazzo Vecchio

In allegato il volantino

Firenze -

Sono ormai ben note le vicende avvenute in queste ultime settimane nella nostra città, che hanno visto l’Amministrazione Comunale coinvolta in una serie di situazioni che hanno portato l’Autorità Giudiziaria ad intervenire prima tramite il sequestro della Multisala di Novoli poi con il sequestro dell’intera Area di Castello e la  messa sotto inchiesta di una parte dei vertici dell’urbanistica fiorentina e non solo.



Al di là di quelli che saranno gli eventuali risvolti di tipo giudiziario che sono ovviamente demandati all’autorità competente, ci sentiamo in diritto di esprimere come organizzazione di lavoratori alcune riflessioni, anche perché in questi anni come RdB -CUB abbiamo sempre denunciato pubblicamente  tutta una serie di fatti e misfatti, che seppur di minore spessore (dagli incarichi, alle consulenze più varie, dalle liquidazioni d’oro –rottamazioni, alla cessione a terzi di pezzi e servizi dell’amministrazione) denotavano già una grave involuzione nella gestione della cosa pubblica, sempre più lontana dagli interessi reali dei cittadini, ma su questo terreno non abbiamo mai trovato ascolto né fra la classe politico-sindacale dominante, né tantomeno fra i mezzi di informazione.



Le notizie emerse in questi giorni, poi, segnano ulteriormente, rafforzandolo, il nostro giudizio su una Amministrazione che dimostra di essere sempre più lontana dalla gente e dalla difesa dei beni comuni, ed invece sempre più vicina e legata ai potentati economico finanziari, denotando un modo di fare politica sempre più segnato dalla  commistione fra affari privati e gestione pubblica, al quale non sembra essere immune neppure l’opposizione di centrodestra, che mai di fatto ha alzato la voce.



La lettura poi sui quotidiani (improvvisamente usciti dal letargo) delle intercettazioni telefoniche e la fraseologia usata dai protagonisti, mentre da un lato ci lascia basiti, dall’altro ci riconferma la convinzione che la definizione di CASTA riferita a chi ci governa sia  sempre più azzeccata.

Noi crediamo che i lavoratori, i pensionati, i precari, gli studenti debbano anche su questi episodi, oltre che far sentire la propria voce contro questa deriva, essere i soggetti protagonisti di un reale cambiamento, che abbia al centro la difesa e l’ampliamento dei servizi pubblici e dei beni comuni, contro ogni logica del profitto, nella prospettiva di una città solidale.