Firenze. Facciamo un po' di conti e anche un po' di necessaria informazione e chiarezza, per i cittadini e per i lavoratori

In allegato il comunicato

Firenze -

Passata la schermaglia politica fra PDL e PD sui costi della politica e sulla presunta innovazione, che a detta dell’Assessore al Bilancio”necessita di persone nuove nell’ottica di realizzare seriamente i progetti”, ci sembra doveroso fare chiarezza su quanto sta accadendo nella macchina comunale, e su quali ricadute economiche avranno le decine di nuovi ingressi (a chiamata) nell’Amministrazione.



Ad oggi sono già state chiamate 44 unità di personale, che spaziano dalla categoria B a quella Dirigenziale e, a quanto ne sappiamo o possiamo dedurre dal nuovo assetto organizzativo, di caselle Dirigenziali vuote ce ne sono ancora diverse, a partire da quella del “mega Direttore di Area Economia e Welfare”, un'altra “robetta da 120.000 €, oneri previdenziali esclusi”.



Possiamo tranquillamente affermare, usando la forchetta (tanto di moda fra i sondaggisti), che la spesa a oggi 21 ottobre 2009 per i nuovi entrati può già essere quantificata su base annua fra i 3.500.000 € e 3.700.000 € che, rapportata alla durata del mandato del Sindaco, dà una somma fra i 17.500.000 e 18.500.000 €, con una forte tendenza ad un ulteriore rialzo per le ragioni sopra esposte.



Ma da dove tireranno fuori questa ingente massa monetaria ???? Forse dall’aumento della TIA alle famiglie, oppure dall’ incremento delle multe, o dall’ulteriore taglio e compressione di servizi ? Oppure più facilmente comprimendo la spesa per l’altro personale ( quello stabile), cioè i 5.200 dipendenti verso i quali si sono ben guardati dal volgere lo sguardo?

Perché il rischio è proprio questo, far saltare “il banco” cioè sfondare i tetti di spesa per il personale e così, addio al contratto decentrato, addio a nuove assunzioni, ma soprattutto addio alla gestione diretta di tanti servizi e, porte spalancate a tante nuove esternalizzazioni e appalti di servizi, con la creazione di ulteriore nuova precarietà lavorativa, alla faccia della dignità e dei diritti dei lavoratori, alla ricaduta sulla qualità dei servizi, ai costi per i cittadini!