Firenze. I PRIMI A PAGARE SONO SEMPRE GLI ULTIMI

In allegato il comunicato

Firenze -

Con il 1 Settembre 2011 una quarantina di lavoratori e lavoratrici in servizio presso le portinerie degli Uffici del Comune di Firenze avranno ulteriormente peggiorate le condizioni economiche e tre di loro perderanno il lavoro.

In nome dei tagli e del risparmio i primi ad essere colpiti sono i lavoratori più deboli e più poveri, cioè coloro che prestano la loro opera da anni in quel “fiorente settore” rappresentato dalla terziarizzazione della mano d’opera da parte del Comune, e cioè negli appalti.

Ancora una volta l’Amministrazione Comunale ha deciso per “risparmiare” di rescindere un contratto di appalto per un servizio di portierato e di ridurre in modo consistente il monte ore degli altri che, per ora , restano in essere.

Questa sciagurata scelta metterà per strada 3 lavoratori e creerà gravi disagi economici a tutti gli altri, per altro già scarsamente retribuiti, e, considerata la crisi devastante in atto, con nessuna possibilità di trovare in tempi brevi una soluzione alternativa.

Eppure anche questi quaranta lavoratori vivono in questa città e molti di loro, se non tutti, hanno votato il Sindaco “rottamatore” ignari del fatto che sarebbero stati proprio loro e le loro famiglie le prime vittime! Credevano di essere una parte di questa collettività e invece hanno scoperto di essere un bene di consumo come la carta igienica....

Molto poco chiara appare questa necessità di parsimonia nei confronti dei questi lavoratori ”invisibili” visto che in data 30 Agosto 2011 la stessa Amministrazione ha affidato un nuovo servizio di guardaroba, guardasala e assistenza alla visita nel Museo di Palazzo Vecchio in orario notturno e festivo alla ditta CO.PA.T Soc.Coop. Sorge spontanea la domanda: perchè questo nuovo servizio non è stato rimodulato fra i tanti appalti già in essere in modo da non penalizzare quei lavoratori che da anni svolgono attività similari per questa amministrazione?

Chiediamo al Sindaco Renzi una risposta chiara!

Da parte nostra ci impegneremo fino infondo nella battaglia per la difesa del diritto al lavoro e della dignità di questi lavoratori e di queste lavoratrici, perché nessun posto di lavoro deve essere perso, e nessun lavoratore deve sentirsi umiliato vedendosi trattato come un prodotto di consumo.