Firenze. La fabbrica delle consulenze
In allegato il volantino
E’ notizia di oggi che la Procura della Corte dei Conti ha chiesto che un ex Dirigente del Comune di Firenze rimborsi all’Amministrazione la ragguardevole somma di € 120.232 per una serie di consulenze facili attribuite tra il luglio e l’agosto del 2003.
Il PM contesta all’ex Dirigente del Sistema Informatico Territoriale sostanzialmente le critiche che da sempre RdB rivolge ad un sistema affaristico-clientelare che pesa sulle tasche dei cittadini e mortifica la professionalità dei dipendenti pubblici. In particolare:
· Il lavoro “altamente qualificato” era in realtà la compilazione di banali schede degli immobili (con dati quali il colore degli intonaci, il materiale degli infissi etc). Attività che potevano tranquillamente svolgere i dipendenti comunali in servizio all’epoca
· Le qualifiche dei presunti esperti sono del tutto risibili: dei nove consulenti, due avevano impiegato ben 16 e 9 anni per laurearsi, alcuni avevano conseguito l’abilitazione professionale di ingegneri ed architetti da pochissimo tempo ed uno dei “magnifici nove” non possedeva all’epoca neppure l’abilitazione.
Regalie, spreco ingiustificato di denaro pubblico, cattiva amministrazione, la fabbrica delle consulenze rappresenta il punto piu’ alto del malcostume amministrativo del nostro ente e l’azione della magistratura contabile va nella direzione giusta.
Ma la sacrosanta azione a carico del Dirigente che ha firmato la concessione delle prebende ai 9 consulenti non deve però far dimenticare che con altrettanta forza e determinazione andrebbero perseguiti gli amministratori politici che sono i veri mandanti di questo malcostume.
In altre parole è la “casta” che distribuisce elargizioni e regalie al vorace sottobosco clientelare ed elettorale e non esita quindi a manipolare ed utilizzare l’amministrazione pubblica ed il denaro della collettività a scapito di cittadini e lavoratori pubblici.