Firenze. L'assistenza agli alunni disabili non e' un accessorio della scuola. Cronaca di un ritardo annunciato -foto-
In allegato il volantino e le foto del presidio
I bambini e le bambine disabili delle scuole fiorentine non avranno al loro fianco gli educatori nei primi 5 giorni di scuola. Il servizio infatti partirà solo il 17 settembre, dopo 5 giorni dall'inizio della scuola. Non avranno quindi alcun sostegno proprio nel momento più delicato, quando si trovano a affrontare il contatto con compagni e docenti, vecchi e nuovi, dopo la sospensione estiva.
Inutile dire che calendario scolastico regionale, con inizio delle lezioni il 12 settembre, è noto da alcuni mesi, e che gli educatori del servizio di assistenza scolastica alla disabilità hanno reiteratamente insistito presso l'assessorato sulla necessità di avviare il servizio simultaneamente alle lezioni.
Dovrebbe essere chiaro all'Amministrazione comunale che tra i compiti professionali più importanti del personale educatore c’è proprio quello di essere un ponte comunicativo tra l’alunno/a disabile e i compagni, tra l’alunno/a disabile ed i docenti, e che la loro presenza è quindi particolarmente importante nella prima fase della ripresa dell'attività scolastica.
Così come dovrebbe essere chiaro che senza l’erogazione di questo servizio, svolto dagli educatori, per molti bambini portatori di disabilità si preclude di fatto la possibilità di frequentare le lezioni, mortificando in qualche modo essi stessi e le rispettive famiglie.
Inoltre, non ultimo, è da considerare e ricordare che gli educatori, caso quanto mai raro e problematico, non sono retribuiti dalla chiusura delle scuole di giugno, cioè da 3 mesi, e che perciò subiranno un ulteriore decurtazione del loro già scarno stipendio. La precarizzazione del lavoro, nel nostro caso, diventa sempre più precarizzazione della vita, a fronte di un impegno lavorativo che è invece duro e difficile in primo luogo per le tante implicazioni emotive e psicologiche che comporta.
Per denunciare l'ennesimo sopruso ai danni di scuola, famiglie, disabili e lavoratori
Per reagire all'ennesimo attacco alla dignità e alla professionalità degli educatori
Per chiedere una retribuzione giusta e dignitosa