Firenze. Solidarietà con le colleghe colpite dal provvedimento disciplinare
In allegato il volantino
Il 13 novembre ci sarà l'udienza del ricorso contro il provvedimento disciplinare che ha colpito sei educatrici del Comune di Firenze per l’increscioso incidente avvenuto nel mese di aprile 2011 ad una bambina, morsa al nido Erbastella da altri coetanei.
Come già detto in altre occasioni le prime a rimanere emotivamente colpite dall’episodio e a cercare di affrontarlo furono le stesse educatrici che da subito attivarono un sostegno alla bambina - che infatti continuò a frequentare il nido serenamente - alla sua famiglia, al gruppo dei bambini ed alle loro famiglie.
Queste educatrici non hanno mai educato né agito affinché questo episodio potesse accadere, e sono persone che lavorano da molti anni con professionalità e impegno. Nonostante tutto ciò quest’amministrazione ha voluto punirle con un provvedimento iniquo e repressivo, che rientra pienamente nelle sue politiche di dequalificazione del servizio pubblico e del personale che vi lavora: 15 giorni di sospensione dal servizio non retribuiti (scontati nelle vacanze di Natale 2011) unito al trasferimento d’ufficio di quattro di loro.
Il giudizio e l’azione dell’Amministrazione Comunale di fronte a quell’episodio furono decisi ancor prima di aver verificato i fatti ed espressi anche a mezzo stampa. Non a caso, le educatrici, insieme alla precaria che lavorava con loro, devono affrontare anche una denuncia penale per lesioni colpose, nata dalla segnalazione mandata pochi giorni dopo l'incidente dalla Direzione Istruzione alla Procura della Repubblica di Firenze.
Questa vicenda è stata chiaramente strumentalizzata per intimorire e diffondere paura tra tutto il personale educativo nei nidi e del resto è questo il modo in cui l'amministrazione comunale intende garantire la qualità, la sicurezza dei servizi e la necessaria prevenzione di incidenti ai bambini: punendo le lavoratrici e mettendo in dubbio la loro professionalità e motivazione anziché, come dovrebbe essere, investire progettualmente e finanziariamente per servizi educativi pubblici di qualità.
Se questo provvedimento non viene ritirato saremo tutti più deboli e ricattabili: i margini di difesa e i limiti nella responsabilità individuale da parte di chi svolge un lavoro educativo si sfarinano e rendono sempre più complicato lavorare senza pensarsi come meri sorveglianti.
La verità è che siamo tutte/i in gioco! Per questo è necessario dimostrare concretamente la nostra solidarietà nei confronti delle sei colleghe dell’Erbastella:
lunedì 12 novembre presidio dalle 16 alle 18
sotto Palazzo Vecchio, in concomitanza con il Consiglio Comunale per chiedere il ritiro del provvedimento disciplinare.
Come proposto dall'assemblea di aprile 2012 abbiamo istituito una “Cassa di solidarietà” che serva per affrontare le ingenti spese legali per il ricorso e per il processo con la possibilità di devolvere alcune ore del proprio stipendio da parte dei colleghi. Chi fosse interessato lo comunichi al delegato sindacale Gianluca Ugolini (gianlu.ugo@hotmail.it)
Promuovono: Comitato contro la privatizzazione dei nidi fiorentini-nido bene comune
Aderiscono i delegati RSU di USB e Cobas