Firenze. SULL'APPALTO DEI MUSEI COMUNALI…

In allegato il volantino

Firenze -

E’ ormai prossima l’uscita del bando di gara per completare l’esternalizzazione dei servizi museali del Comune. E’ nota la posizione del sindacato di base su queste “privatizzazioni all’italiana” più onerose della gestione diretta e molto spesso anche meno qualificate professionalmente.



In questa circostanza però vogliamo focalizzare l’attenzione dei lavoratori del Comune, delle forze politiche di Palazzo Vecchio e dei media su due questioni specifiche, una di ordine generale ed una più specifica.



Prima questione generale: quale retribuzione è prevista per i lavoratori della ditta che si aggiudicherà l’appalto? Quello del contratto Multiservizi magari come socio lavoratore che a stento arriva a 750 euro al mese o un contratto dignitoso ed almeno in linea con quello che sarebbe lo stipendio di un dipendente comunale professionalmente equivalente?



Seconda questione specifica: che fine faranno i nove dipendenti interinali che da anni lavorano nei musei di Palazzo Vecchio? Sarà loro garantita la stabilità occupazionale come a suo tempo promesso dall’assessore al personale oppure saranno abbandonati al loro destino e si troveranno a settembre, scadenza dell’ennesima proroga di fatto, sulla strada, licenziati dal Comune?



Si tratta di questioni tutt’altro che marginali è veramente inconcepibile che mentre l’attuale opposizione al governo nazionale accusa, anche giustamente Berlusconi, di non intervenire sull’emergenza salariale poi offra di fatto con i suoi appalti retribuzioni da terzo mondo in condizioni giuridiche di sfruttamento come è ormai da tempo diventata la cosiddetta posizione di socio-lavoratore.



E sul piano morale ed occupazionale abbandonare al proprio destino nove lavoratori dopo anni di impiego rappresenta un aspetto della politica e della gestione di questo ente che non  ci piace, anzi per dirla crudamente ci sconcerta e ci disgusta un tantino.



Aspettiamo delle risposte magari prima che il bando di gara venga pubblicato.