Genova. IL DECENTRATO 2013 E LA CRISI DELLA RSU

In allegato il volantino

Genova -

Smentendo gli impegni presi solennemente all’inizio del 2013, la RSU del Comune di Genova non ha mai trovato il tempo di riunirsi, elaborare una piattaforma e presentarla ai lavoratori per ottenerne il mandato a trattare.
 Il risultato è stato un Contratto Decentrato scritto di fatto dall’Amministrazione e costruito interamente sulle sue esigenze.


Con il contratto nazionale scaduto da anni, la costante emorragia di posti di lavoro (centinaia negli ultimi due anni) e l'attacco continuo ai diritti dei lavoratori il Decentrato versa altro sale sulle ferite:  

>    IL FONDO PER IL SALARIO ACCESSORIO è sceso di quasi 3 milioni di euro rispetto al 2010;

>    LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE, con una provocatoria decisione della C.A., sono state prorogate fino al 31.12.2015 (ipotecando i contratti futuri);

>    DALL’INDENNITÀ EX ART. 17 vengono sostanzialmente esclusi i lavoratori di fascia B, mentre a quelli di fascia D cui è stata tolta la P.O. viene riconosciuta nella misura massima prevista. In tale modo l’Amministrazione potrà premiare a sua discrezione un drappello di funzionari “fidelizzati”, il cui compito è quello di far ingoiare alla massa dei colleghi il peggioramento delle condizioni di lavoro;

>    LA “PRODUTTIVITÀ” continua ad essere erogata per il tramite umiliante di “pagelline”, che hanno il solo scopo di metterci gli uni contro gli altri e di renderci sempre più ricattabili.  
E’ un meccanismo che divide i lavoratori non solo in base a presunte valutazioni “di merito”, ma anche sulla base dell’assegnazione a progetti ordinari o “strategici”, della performance di gruppo oltreché individuale, dell'inserimento in “progetti specifici”. Non ci vuole un genio per capire che questi ultimi sono diventati lo specchietto per le allodole con cui si cerca di catturare il consenso dei lavoratori, facendo balenare la chimera di quote di salario aggiuntivo.

MA IN TUTTI I PROGETTI, CIÒ CHE È CERTO È IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI E DEI CARICHI DI LAVORO, MENTRE I SOLDI, COME SI SCOPRE IN QUESTI GIORNI, NON SI TROVANO! E I PEGGIORAMENTI DIVENTANO STABILI ANCHE QUANDO I PROGETTI SONO SCADUTI.

 

Tutto ciò non è bastato a CISL e UIL che hanno firmato, evidentemente convinte che questo Decentrato sia “ottimo e abbondante”, come il rancio dei militari.


Ma anche CGIL e DICCAP, che non hanno firmato, sono responsabili della situazione in cui versano i lavoratori, dal momento che tutti i contratti nazionali che hanno istituito la schifezza delle pagelline, il potere discrezionale dei dirigenti e l’eliminazione di ogni automatismo (do you remember gli scatti di anzianità e la scala mobile?) portano anche la loro firma, così come tutti i decentrati, con relativo “sistema di valutazione”.



Le incredibili azioni portate avanti (dall’elezione RSU del 2012 ad oggi!!!) dai sindacati collaborazionisti, impossessatisi dell’Esecutivo RSU (cacciando USB e Cobas), hanno prodotto, a distanza di due anni, l’azzeramento totale di una presenza sindacale di contrapposizione  ai diktat della C.A. con l’ovvia eccezione del sindacalismo di base.



Le recenti “prese di coscienza” di alcuni delegati lasciano il tempo che trovano: prova ne sia che la RSU è tuttora ostaggio delle “trattative” fra le sigle.
Per tutti costoro, nessuno escluso, il problema è mantenere i propri canali con l’Amministrazione e far finta di “difendere” i lavoratori dall’applicazione di un sistema di valutazione che LORO hanno firmato, quando in realtà difendono tessere e apparati di controllo.

NOI NON ABBIAMO NULLA DA SPARTIRE CON TUTTO CIÒ!

ABBIAMO VOTATO NO A QUESTO DECENTRATO NELLA RIUNIONE RSU E NELLE ASSEMBLEE GENERALI, QUELLE CHE LE OO.SS. CONCERTATIVE POSSONO CONVOCARE, MENTRE A NOI SONO VIETATE DA UNA NORMATIVA DEGNA DEL VENTENNIO!

AD OGNI LAVORATORE NON POSSIAMO CHE RIBADIRE:
SMETTI DI SOSTENERE CHI TI SVENDE!
NO A QUESTO DECENTRATO
NO A QUESTA RSU!