Genova. UFFICIO DI ANAGRAFE DI SS.GIACOMO E FILIPPO
In allegato il volantino
Abbiamo letto ieri la notizia su un quotidiano locale di 2 impiegati comunali che, al momento della chiusura, avrebbero sbattuto fuori da un Ufficio d’Anagrafe un cittadino rimasto inutilmente in coda per un’ora e della querela che quest’ultimo ha esposto nei loro confronti.
Ma è da un anno, e non da un giorno, che il Municipio Centro Est – a cui l’Ufficio “incriminato” fa capo – versa in condizioni disastrose riguardo alla carenza di personale che interessa tutti gli uffici, soprattutto quelli aperti al pubblico, per effetto della cosiddetta Riorganizzazione che la Giunta Vincenzi porta avanti e della quale si vanta periodicamente con grandi battage pubblicitari, con la speranza che i manifesti e le celebrazioni possano convincere i cittadini della bontà del suo operato.
Ma la realtà è un’altra e non riguarda solo il Centro Est, quanto piuttosto tutti i Servizi dell’Ente. Il personale è ridotto all’osso, le esternalizzazioni imperversano e le risorse economiche a disposizione vengono sempre più affidate a terzi oppure utilizzate in operazioni “di facciata” prive di ogni sostanza.
Se un episodio come quello di ieri non è accaduto prima, la Giunta Vincenzi può soltanto ringraziare il buon senso e la disponibilità dei lavoratori che, ogni giorno -, pur tra mille difficoltà - si impegnano a svolgere le proprie mansioni, costretti a fronteggiare un’utenza spesso problematica o intollerante, a sobbarcarsi carichi di lavoro sempre maggiori, ad utilizzare una tecnologia carente, macchinosa e soggetta a continue modifiche e revisioni.
Quanto alle affermazioni dell’Assessore Veardo riportate dalla stampa, le riteniamo scorrette ed arroganti. Se quanto riferito dal cittadino fosse vero, cioè che l’impiegata si fosse rifiutata di servirlo alle 13.05, non sussiste alcuna gravità dell’episodio, in quanto l’orario di apertura dell’Ufficio – chiaramente esplicitato per mezzo di un cartello esposto al pubblico – termina alle ore 13.00.
Le tanto decantate doti di elasticità e flessibilità che, secondo l’Assessore, sarebbero venute meno nel corso dell’episodio, possono essere spontaneamente esercitate soltanto in un ambiente sereno e gratificante, rispettoso dei diritti e della dignità dei lavoratori, caratteristiche che invece all’Ufficio di Anagrafe del Centro Est mancano armai da lunghissimo tempo.
È chiaro a tutti che tale mancanza non può che portare al logoramento psico–fisico di chi lavora in tali condizioni e che l’unico mezzo a disposizione per salvaguardarsi è applicare i regolamenti.
Se l’Assessore vuole veramente punire che sbaglia, che se la prenda con se stesso e pensi piuttosto ad organizzare meglio i Servizi che gli competono per delega, dai Demografici, ai Cimiteriali, a quelli all’Infanzia che da parecchi mesi gli procurano critiche ed iniziative volte a contrastarne le politiche, non solo da parte dei lavoratori ma anche delle famiglie-utenti.
RdB esprime pieno sostegno alle colleghe coinvolte nell’episodio e prosegue nella lotta contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi resi, portato avanti dalla Giunta Vincenzi.