I sindacati del comparto Funzioni Centrali scrivono al ministro Dadone e propongono modifiche legislative per il Ccnl
Le sette organizzazioni sindacali rappresentative del Comparto Funzioni Centrali, dopo essersi confrontate per alcuni mesi sulle tematiche inerenti l’individuazione di un nuovo sistema di classificazione che risolva problematiche rimaste insolute da anni e proietti il personale nella Pubblica amministrazione del futuro, questa mattina hanno inviato un documento alla ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, nel quale avanzano alcune proposte di modifiche legislative utili a rimuovere gli ostacoli normativi che attualmente impediscono la soluzione di problematiche di largo interesse, come ad esempio quella del mansionismo. Il documento è stato inoltre inviato ad Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, l’agenzia negoziale deputata a rinnovare i contratti del pubblico impiego.
La sintesi del confronto sindacale tiene ovviamente conto delle diverse sensibilità che ciascuna organizzazione sindacale manifesta rispetto ai temi rappresentati, cercando di far prevalere il carattere unitario dell’iniziativa.
La USB ha partecipato in modo costruttivo ai lavori, adoperandosi per contribuire all’individuazione delle possibili soluzioni normative, mettendo da parte le profonde differenze che separano il sindacalismo di base e conflittuale dalle altre esperienze sindacali.
È stato chiesto unitariamente un incontro al ministro per rappresentare in modo più argomentato i contenuti del documento proposto. Un percorso è stato tracciato, ora sarà importante percorrerlo fino alla fine per ottenere il miglior risultato possibile per le lavoratrici e i lavoratori delle amministrazioni delle Funzioni Centrali.
28-10-20
USB Pubblico Impiego
Comparto Funzioni Centrali