I SINDACI DI BOLOGNA E FIRENZE IN PIAZZA PER L' UE DELLA GUERRA, NOI IN PIAZZA PER IL SALARIO E LO STATO SOCIALE.
I SINDACI DI BOLOGNA E FIRENZE IN PIAZZA PER L' UE DELLA GUERRA, NOI IN PIAZZA PER IL SALARIO E LO STATO SOCIALE.
Il 5 Aprile, i sindaci del Comune di Bologna e del Comune di Firenze, hanno chiamato una manifestazione a Bologna, riprendendo i contenuti della piazza convocata il 15 Marzo da Michele Serra.
Una Piazza a cui ci siamo opposti partecipando a quella che si è tenuta sempre a Roma e che denunciava la deriva guerrafondaia dell' Unione Europea, e quindi anche del nostro Paese, confermata con il Rearm Europe che prevede lo stanziamento di 800 miliardi per la guerra.
Una scelta di campo per USB precisa e senza ambiguità: basta con la corsa al riarmo e alle spese militari, le risorse devono essere stanziate per i contratti e le spese sociali.
Il nuovo volto dell' Unione Europea sostenuto anche dai sindaci delle nostre città, prevede l' introduzione di una clausola che consente agli stati membri di derogare i vincoli di spesa pubblica per le spese militari, mentre non viene messo in discussione il vincolo di bilancio che mette in ginocchio i comuni e che sta producendo e produrrà effetti devastanti sui servizi pubblici e sulle condizioni di lavoro del personale.
E se a questo si aggiungono i tagli pesantissimi dei trasferimenti statali ai comuni, l'effetto sarà un peggioramento delle condizioni di vita delle cittadine/cittadini, aumenti delle tariffe e tagli delle prestazioni, come stiamo già vedendo proprio a Bologna e a Firenze.
Mentre Lepore e Funaro evocano la piazza del 5 Aprile con un richiamo generico alla “democrazia”, di fatto a sostegno di un' Unione Europea che sottrae risorse al welfare, i lavoratori e le lavoratrici dei comuni continuano a denunciare la deriva dei servizi pubblici e le loro condizioni di lavoro oltre che di salario inadeguato e più basso rispetto ai colleghi di altri settori della pubblica amministrazione: una differenza che arriva fino a 500 € al mese a secondo del settore con cui si fa la comparazione.
E' su questo che vorremmo si esprimessero i sindaci di Bologna e di Firenze: sulla situazione dei servizi nelle città, sulle mancate assunzioni, sulla precarietà, sugli stipendi da fame dei dipendenti degli Enti Locali e sulle esternalizzazioni di pezzi importanti del nostro welfare cittadino.
Siamo fermamente convinti che ci sia un nesso tra le nostre rivendicazioni per salari adeguati e servizi pubblici forti ed il rifiuto allo stanziamento delle risorse alla guerra, perchè oggi se c’è una voce di bilancio che andrebbe svincolata dalle regole della UE non è certo quella militare, ma quella per i contratti e per le spese sociali.
Per queste ragioni, anche USB Enti Locali sarà in piazza a Roma il 5 Aprile per rilanciare la piattaforma di lotta sui salari e per dire no al riarmo.
USB Enti Locali