Il Sindaco Merola è in grado di confrontarsi solo con chi è disposto a dirgli di sì
Sono passati dodici giorni dalla commissione consiliare, nella quale tutti i rappresentati dei partiti hanno espresso la convinzione della necessità, da parte della Giunta, di interloquire con una forza sindacale rappresentativa come USB ma nulla si è mosso.
Sia alla segreteria del Sindaco e sia a quella del Capo di Gabinetto, abbiamo sollecitato più volte un incontro, richiesto con lettera formale, per ristabilire relazioni sindacali dopo la decisione di Merola di annullare il protocollo di relazioni sindacali firmato nel 2006 con Cofferati: il sindaco non si è preso neppure il disturbo di rispondere.
È evidente che dietro a questo comportamento c’è una volontà politica precisa, quello di non interloquire con chi non la pensa come lui sul futuro di Bologna, in particolare sul mercato del lavoro, sulle privatizzazioni, sulla svendita dei beni comuni, sulle politiche di aperture alle istanze giovanili come quelle rappresentate da chi cerca di far fronte alla crisi sperimentando pratiche di insolvenza.
Un sindaco che è capace di discutere solo con chi è disposto a dirgli di si, invece che esercitare la propria funzione istituzionale con tutti i soggetti sociali cittadini realmente rappresentativi.
È scandalosa l’apertura di un tavolo di contrattazione con CGIL-CISL-UIL-UGL e padronato per discutere del mercato del lavoro, rispolverando vecchie tesi sulla precarietà come quelle sostenute dal professor Treu che hanno letteralmente distrutto ogni sicurezza lavorativa nel nostro paese. L’esclusione da questo confronto della USB è la conferma delle politiche berlusconiane portate avanti - a babbo morto - dalla giunta di “sinistra” di Bologna.
A fronte della chiusura totale da parte di Merola la Federazione di Bologna della USB avvierà un confronto con tutte le sue categorie e con le altre organizzazioni sociali e sindacali, che non sono disponibili ad adeguarsi alle politiche di questa giunta, per dare una risposta di mobilitazione.