La fabbrica dei precari, ovvero la biblioteca delle oblate!

Firenze -

Si apre oggi una nuova biblioteca.

In realtà se ne amplia una già esistente e funzionante.

Questa  è una buona cosa.

Le biblioteche aperte e funzionanti sono sempre una buona cosa.

 

Ma chi ci lavorerà?

 
 

L’appalto dovuto alle scelte della Giunta che prevedevano l’esternalizzazione del servizio ad aziende private ad alto valore aggiunto, è ancora fermo.

Scelte sciagurate e non obbligate a nostro avviso.

Si pensi solo che pochi giorni fa a Pistoia si è inaugurata una biblioteca dove il personale reclutato, per quanto a termine, sarà assunto direttamente dal comune. Però intanto qui a Firenze l’appalto è fermo. Chissà poi perché?

Ma anche quello, alla faccia delle dichiarazioni ufficiali, avrebbe solo ampliato l’area dei lavoratori precari e sottopagati.

Allora si ricorre, per il momento, ai bistrattati lavoratori comunali, privi di valore aggiunto ma buoni per tutti gli usi.

Tanto per tappare il buco, una falla organizzativa. Una delle tante per le quali dirigenti e consulenti non sentono nemmeno il dovere di scusarsi. 

Ma non bastano. E allora ancora precari. “Che volete? Per pochi mesi.”

Ma neppure questi verranno assunti, pur con contratto a termine, direttamente dalla stessa amministrazione comunale, ma appaltati, subappaltati, alle solite cooperative, con chissà quali contratti e quali salari.

Precari, per sostituire temporaneamente prossimi futuri precari Aggiungiamo anche un po’ di volontari del servizio civile, trasformati di colpo in commessi, uscieri, centralinisti e quanto altro, comunque a sostituire personale che dovrebbe essere regolarmente retribuito.

Così invece con 400 euro al mese ci si toglie il pensiero. Alla faccia di tutti i discorsi sulla nobiltà del servizio civile.

Ma intanto si inaugura. Si scattano foto e si passa in televisione. Si taglia il nastro. In attesa di tagliare anche quello della Istituzione in progettazione.

Altra fabbrica di futuri precari in arrivo accompagnata dal suono dei pifferi suonati dai consulenti esterni, quelli si ben pagati.

Che servirà a reclutare forza lavoro a prezzi stracciati, a piazzare amici alla direzione, presidenza o consiglio di amministrazione.

Quindi ancora lavoro precario e mal pagato a fronte di costi per l’amministrazione e la comunità la cui convenienza è tutta da dimostrare. Ma quanto ci costi politica?Ma non finisce qui.

Poiché gli amici sono tanti ecco all’orizzonte una nuova creatura: il Consorzio!

Si affiancherebbe ai mostri di cui sopra. Obbiettivi? Riduzione dei costi sui salari e quindi ancora precariato, sfruttamento e mano libera nel piazzare amici e amici di amici.

 

BASTA CON LO SMANTELLAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER SAZIARE GLI APPETITI DEI POLITICI.

NO AL PRECARIATO            SI AD ASSUNZIONI DIRETTE
NO ALLE PRIVATIZZAZIONI    SI ALLA GESTIONE DIRETTA DEI SERVIZI
NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI    SI AD UNA POLITICA DI EFFICIENZA
NO ALLE CONSULENZE INUTILI    SI ALLA TRASPARENZA NELLA P.A.

 


26 maggio 2007 - Il Firenze

Libri e polemiche
I sindacati denunciano «Precarietà assoluta»

Firenze - <Ha aperto la biblioteca delle Oblate, ma chi ci lavorerà?>. Le rappresentanze sindacali di base denunciano che l'appalto per l'esternalizzazione del servizio ad aziende private è ancora fermo. Questo secondo la Rdb rappresenta un chiaro segno di quelli che sono i progetti dell'amministrazione comunale. Nonostante secondo dichiarazioni ufficiali l'intento fosse quello di mantenere la gestione diretta. L'esternalizzazione è <una scelta sciagurata e non obbligata - si legge in una nota -, che allargherà l'area dei lavoratori precari e sottopagati>. Al momento sono impegnati lavoratori comunali <privi di valore aggiunto, ma buoni per tutti gli usi>. A questi poi dice l'Rdb si aggiungeranno i lavoratori precari. <Per pochi mesi, perchè non saranno assunti o avranno dei contratti a termine>. Precari, per sostituire <temporaneamente i precari di domani, quelli delle cooperative a cui verrà appaltata o subappaltata in futuro la gestione della biblioteca>.F.S.


26 maggio 2007 - La Repubblica

La nuova bellissima biblioteca ha aperto con una lettura collettiva
La protesta dei Cobas alla festa delle Oblate
l´inaugurazione
di FULVIO PALOSCIA

Firenze - Brigidini, croccante, zucchero filato, tante fisarmoniche, folla sudatissima e la protesta dei Cobas (RdB comune Firenze, ndw). Si è inaugurata così, con un mix di allegria paesana da «venghino siori» e di riflessione sul precariato, la Biblioteca delle Oblate in via dell´Oriuolo: 3200 metri quadri di libri, cd, dvd, un luogo realizzato apposta «per essere frequentato da chi non legge», dice il sindaco, con tutti i comfort, arredamento di raffinatissimo design, dotazioni tecnologiche all´avanguardia, spazio per bambini e persino una caffetteria (in allestimento). Una struttura poco italiana, molto europea, costata al Comune 3 milioni e 800 mila euro per la messa a norma (i lavori sono durati dal 1999 al 2002) e 1 milione e 900 mila euro di ulteriori lavori, iniziati nel 2004. Peccato, dicono i Cobas nei loro volantini, che il personale trasformi le Oblate «da fabbrica della cultura a fabbrica dei precari. Chi lavora alle Oblate è stato arruolato nel peggior modo possibile - dice il sindacato - è stata fatta una gara d´appalto ma chi l´ha vinta ancora non si è insediato. Il Comune ha esteso dunque l´appalto ad un´altra cooperativa con cui collabora, tanto per tappare il buco. Risultato: la creazione di precari per sostituire temporanemente futuri precari. Mentre nella biblioteca che ha aperto di recente a Pistoia il personale reclutato, per quanto a termine, è stato assunto direttamente dal Comune».
Nell´altana assolata e accaldatissima sospesa sugli antichi tetti di Firenze, Stas´ Gawronski dà il via al primo laboratorio del «Festival dei Lettori» (oggi alle 17 tocca a Claudio Piersanti) a metà strada tra reading e seduta di autocoscienza: ogni invitato propone una pagina letteraria scelta a suo piacimento, ne dà un breve commento, dice cosa contiene di significativo a suo parere e invita gli altri ad una riflessione. La scelta di Lella Costa cade su due poesie di Wislawa Szymborska «perché parla di cose che ci sono vicine», il sindaco Domenici sceglie invece Underworld di Don De Lillo, vate della narrativa postmoderna. E mentre si chiacchiera amabilmente, fuori c´è un altro volantinaggio: quello degli 11 dipendenti della libreria Le Monnier, che rischiano il licenziamento dopo la dichiarazione di fallimento e l´annuncio della chiusura. «Perché oltre a inaugurare questo sogno di Biblioteca non si pensa anche al nostro destino? Confidiamo nel sindaco così attento a tutelare la cultura fiorentina».


25 maggio 2007 - La Nazione

Firenze. OGGI alle 16 verrà inaugurata la nuova biblioteca...

Firenze - OGGI alle 16 verrà inaugurata la nuova biblioteca delle Oblate, in via dell'Oriuolo. Si parte con una festa aperta a tutti i cittadini che andrà avanti per tutto il pomeriggio con musica, intrattenimento e buffet. Alle 17, sempre alle Oblate, il primo laboratorio di "Firenze città dei lettori", in cui personaggi della cultura e dello spettacolo leggeranno e commenteranno la pagina di un libro a loro particolarmente cara: oltre al sindaco Domenici ci saranno fra gli altri Paolo Hendel, David Riondino, Claudio Piersanti, Lella Costa. Inoltre dalle 16 alle 19 il Museo Firenze com'era, che ha sede del complesso delle Oblate, sarà aperto al pubblico con ingresso gratuito dalle 16 alle 19. Intanto la rappresentanza sindacale di base (Rdb) e i Cobas invitano i lavoratori delle biblioteche a partecipare al presidio-volantinaggio previsto alle 16,30 di fronte alla nuova biblioteca in via San’Egidio.