L'ennesimo schiaffo in faccia alla scuola pubblica! Usb-P.i. Enti Locali Liguria.

Genova -

 

L'ennesimo schiaffo in faccia alla scuola pubblica!


A due anni dall'emanazione della legge sulla “Buona Scuola” (lg 107/2015), in continuità con il progetto renziano, il Governo si appresta a varare,il 17 marzo, le 8 deleghe aggiuntive dando cosi compimento al progetto complessivo di distruzione del mondo della scuola pubblica ed inserendo anche l'ultimo pezzo mancante, i servizi 0-6, detti servizi integrati, che comprendono nidi, centri prima infanzia, sezioni primavera e scuole dell'infanzia con notevoli ricadute non solo sulla scuola statale ma anche sui servizi erogati dai Comuni penalizzando il servizio pubblico e favorendo le privatizzazioni.


Vi illustriamo alcuni passaggi della Delega 0-6:


 

  • la legge, come previsto dalla UE, di fatto auspica un aumento dei servizi 0/6 su tutto il territorio nazionale ( raggiungimento quota del 33% sotto i tre anni con il 75% di diffusione delle scuole dell'infanzia, nei Comuni anche in forma associata). Tale aumento però non si riferisce solo alla scuola pubblica.

    Infatti l'art. 2 comma 6 afferma che: “i servizi educativi per l'infanzia sono gestiti dagli enti locali in forma diretta o indiretta, da altri enti pubblici o da soggetti privati; le sezioni primavera possono essere gestite anche dallo Stato ”, pertanto, purchè venga garantito l'ampliamento del servizio, per la prima volta, una normativa nazionale sancisce che non vi è alcun distinguo tra pubblico, privato, accreditato, condominiale, familiare ecc.....;,

  • nella legge si fa vagamente riferimento al superamento del Nido quale servizio a domanda individuale ma nello stesso testo si parla :” cura, educazione ed istruzione” solo per le sezioni primavera e per le scuole dell'infanzia, mentre per i nidi si parla “di cura, educazione e socializzazione” (semplici parcheggi). Per la prima volta viene considerato il welfare aziendale (che colpisce pesantemente i servizi pubblici togliendo risorse) all'art.9 comma 3: ”le aziende pubbliche e private, quale forma di welfare aziendale, possono erogare alle lavoratrici ed ai lavoratori, che hanno figli in età compresa fra i tre mesi e i tre anni un buono denominato “Buono Nido” spendibile nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale, pari massimo a 150€. Le normative regionali restano, non omogenizzando sul territorio la qualità del servizio;

  • lo stato pertanto promuove, coordina il Sistema Integrato di Educazione ed Istruzione (pubblico e privato) lasciando di fatto alle Regioni ed ai Comuni la piena discrezionalità nella gestione. Infatti , “ per l'attuazione del presente decreto, gli Enti Locali, singolarmente o in forma associata, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili nei propri bilanci: a) gestiscono, in forma diretta e indiretta, propri servizi educativi per l'infanzia e proprie scuole dell'infanzia, tenendo conto dei provvedimenti regionali di cui all'art.6 e e delle norme sulla parità scolastica; b) accreditano i soggetti privati per l'istituzione e la gestione dei servizi educativi per l'infanzia, nel rispetto delle norme sull'inclusione delle bambine e e dei bambini con disabilità e dei contratti collettivi nazionali di lavoro di settore...”

  • le Sezioni Primavera vengono istituite in via sperimentale, senza alcuna valutazione del percorso;

  • alla Delega 0/6 si aggiungono le due deleghe che riguardano l'integrazione e l'inclusione dei bambini diversamente abili che porteranno altre restrizioni;

 

 

Usb non si arrende e continuerà la lotta per difendere il

diritto costituzionale dei bambini e delle bambine ad avere una

scuola pubblica.

 


USB-P.I. Scuola il 17 marzo farà sentire la sua rabbia con lo sciopero della scuola statale continuando il percorso di opposizione alla legge 107/2015 della Buona Scuola.


Gli Enti Locali ,anche se ce ne sarebbero tutte le ragioni, non possono scioperare con la scuola a causa delle norme che regolano il diritto di sciopero (lg146/90). Infatti è già stato proclamato lo sciopero globale dell'8 marzo che interessa i lavoratori pubblici e privati di oltre trenta paesi nel mondo contro ogni forma di discriminazione e di violenza contro le donne.


Usb Enti Locali Liguria invita a scioperare l'8 marzo e ad appoggiare fattivamente lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola statale del 17 marzo:


 

  • per ribadire la nostra contrarietà alla legge 107/2015 della Buona Scuola;

  • per dire basta alla violenza maschile sulle donne, alle discriminazioni di genere, alle molestie nei luoghi di lavoro,ai femminicidi;

  • contro le discriminazioni di genere nel mondo del lavoro pubblico che portano anche a forme di burn out o stressa da lavoro correlato, fatte di livelli salariali più bassi, e di prospettive di carriera penalizzate anche dal fatto che sempre più spesso sono le donne a farsi carico delle problematiche familiari dovendo far ricorso a part time, legge 104 e maternità in forma sempre maggiore , del congedo parentale non retribuito a causa del taglio dello Stato sociale;

  • contro le privatizzazioni per servizi pubblici gratuiti ed accessibili;

  • contro la privatizzazione del servizio sanitario, per il diritto all'interruzione di gravidanza gratuita e sicura;

  • per affermare il diritto all'autodeterminazione;

  • per il riconoscimento ed il finanziamento dei Centri Antiviolenza ed il sostegno anche economico alle donne che denunciano le violenze;




USB-P.I Enti locali Liguria Genova 28-2-2017