LOTTIAMO PER RIDARE UN FUTURO CERTO AI NIDI E ALLE SCUOLE DELL'INFANZIA PUBBLICI
Un filo rosso lega i lavoratori dei Nidi e delle Scuole dell'Infanzia comunali di
tutta Italia: riprendiamoci ovunque una scuola pubblica e di qualità.
Roma, Milano, Firenze e tantissimi altri Comuni del nostro Paese sono soggetti ad un unico disegno che sta portando ad una graduale dismissione dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia comunali. Una vera e propria privatizzazione causata da normative nazionali e regionali, dai tagli di bilancio, dai vincoli assunzionali e dalle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea, che colpiscono le fasce più deboli della società e tutti i servizi pubblici.
Lo smantellamento progressivo del servizio pubblico sta mettendo in discussione il diritto dei bambini, delle bambine e delle famiglie ad un servizio educativo di qualità, comportando anche un aumento smisurato dei costi a carico delle famiglie.
Nel contempo, questo processo vede per il personale che vi opera costanti aumenti dei carichi di lavoro e inesistenti percorsi di stabilizzazione per i precari. Tutto ciò a discapito della qualità educativa e a favore del proliferare di cooperative che non offrono né continuità educativa né garanzie per i diritti e per le condizioni salariali di chi ci lavora.
L’ Unione Sindacale di Base si sta opponendo in tutte le città alle
privatizzazioni, con un lungo filo rosso fatto di lotte ed iniziative, per
rivendicare la valorizzazione e il potenziamento dell’offerta del servizio e, oggi più che mai, ritiene doveroso imporre un cambio di rotta a livello nazionale. Per raggiungere questo obiettivo ritiene necessario unire in un’ unica grande vertenza tutti i protagonisti dei Servizi all’Infanzia (famiglie, cittadini, lavoratori di ruolo, lavoratori precari e delle cooperative).
A Roma, Milano, Torino, Napoli e in tanti altri comuni è a rischio il destino di
migliaia di precari storici che hanno mantenuto e mantengono il servizio offerto dai Nidi e dalle Scuole dell’infanzia comunali. La forte mobilitazione dei precari di Roma insieme ad Usb ha permesso, a settembre, ai precari di tutta Italia con 36 mesi di servizio, di ottenere la proroga dal Ministro Madia fino a giugno 2016. Ma oggi più che mai, sono necessarie opportune forme di stabilizzazione, altrimenti la scadenza della proroga si tradurrà inevitabilmente in licenziamenti e disoccupazione causando il default de i servizi e giustificandone così l’assiduo processo di privatizzazione.
Nei giorni scorsi USB ha presentato una richiesta perentoria al Governo
affinché, con le Regioni, gli Enti Locali, l’Anci e le parti sociali, proceda con un
intervento straordinario che, in linea con quanto disposto dalla Corte di Giustizia Europea, preveda la salvaguardia delle/dei lavoratrici/ori precari e la loro progressiva stabilizzazione.
USB IN TUTTA ITALIA COMBATTE PER LA DIFESA DEI SERVIZI SCOLASTICI
EDUCATIVI COMUNALI E LA TUTELA LAVORATIVA DI TUTTO IL PERSONALE A
TEMPO DETERMINATO ED ESIGE DAL GOVERNO:
PER TUTTO IL PRECARIATO: un piano assunzionale con l’utilizzo di tutte
le risorse disponibili e fuori dai vincoli normativi che preveda percorsi di
stabilizzazione e la formulazione di graduatorie permanenti che portino
all’immissione in ruolo;
LA REINTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI APPALTATI E PRIVATIZZATI a
garanzia della qualità da erogare all'utenza e il successivo e progressivo
inserimento nelle dotazioni organiche del personale che, fino ad oggi, ha
operato nei Servizi, a qualsiasi titolo e spesso sottopagato;
LA TUTELA E L’AMPLIAMENTO DEI NIDI E DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
COMUNALI, anche con l’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei.
Il 3 aprile il lungo filo rosso porterà i Delegati e gli iscritti di USB in
ASSEMBLEA NAZIONALE a Milano, in occasione della giornata mondiale indetta dal Sindacato Internazionale dei Servizi Pubblici del WFTU, contro le privatizzazioni e a difesa del SERVIZIO PUBBLICO: PERCHÉ SOLO DIFENDENDO IL SERVIZIO PUBBLICO DIFENDIAMO IL LAVORO E LA “GRANDE E PUBBLICA SCUOLA DEI PICCOLI”.
Uniti siamo imbattibili!
USB-P.I. Enti Locali