Milano. CONTINUA LA LOTTA ALLE PRIVATIZZAZIONI. NO ALLA SVENDITA DELLE CASE DI RIPOSO COMUNALI

In allegato il volantino

Milano -

L’obiettivo dichiarato dalla Giunta Moratti di giungere alla completa esternalizzazione di tutti i servizi alla persona gestiti dal Comune di Milano procede senza pause.

La “scusa” ufficiale è quella di un risparmio economico che nasconde in realtà una scelta politica con interessi mirati  alla spartizione di utili economici (milioni di euro), raggiunti regalando agli amici degli amici servizi funzionanti e preventivamente ristrutturati a spese comunali.



Sono 4 le RSA comunali (Ferrari, Coniugi, Famagosta e Mecenate) per un totale di 830 posti letto e 112 posti diurni, gestite da personale comunale (147) e da cooperative, oggi nel mirino con l’obiettivo dell’esternalizzazione.

Posti letto, ora pubblici che verranno venduti a prezzi di mercato.

I nuovi gestori si troveranno edifici nuovi (la recente ristrutturazione delle Case è costata ai contribuenti milanesi oltre 50 milioni di euro) oltre ad avvalersi un di “bonus” giornaliero per ospite che potranno utilizzare in quanto privati.



Stiamo parlando di RSA che hanno raggiunto un alto livello qualitativo, strutture che garantiscono all’utenza un’assistenza giornaliera agli anziani di qualità superiore agli standard Regionali, 1250 minuti contro 950 minuti.

 

Questa operazione sicuramente non conviene:

Agli utenti: che non avranno alcun miglioramento del servizio perché peggiorerà lo standard assistenziale nei termini di qualità e di tempo a loro dedicato.


Ai lavoratori comunali: 147 unità che, stando alle proposte dell’amministrazione, verranno trasferiti ai nuovi gestori privati, senza alcun riconoscimento della professionalità acquisita, aumenti nei carichi di lavoro e senza garanzie di un futuro lavorativo.


Ai lavoratori delle cooperative: già oggi precari e sfruttati che peggioreranno ancor più le loro condizioni di lavoro.


All’economia comunale: come dimostrato dai conti pubblicati nella delibera ad oggetto “affidamento della gestione delle RSA” presentata in Giunta il 21.11.2008.

 



Nel corso degli ultimi mesi si sono susseguiti incontri fra OO.SS. (unitariamente contrarie al processo di privatizzazione) e Amministrazione per addivenire a un accordo per la tutela dei lavoratori e delle strutture, ma non si è giunti a nessun risultato.

La scelta di RdB/CUB, dopo un’assemblea con i lavoratori interessati è stata quella di dichiarare lo stato di agitazione del personale e d’andare davanti al Prefetto per un tentativo di conciliazione in previsione dello sciopero.

La scorsa settimana eravamo presenti in un affollatissimo presidio davanti all’Assessorato in Largo Treves. Siamo solo all’inizio di un percorso, sicuri che la lotta dovrà continuare senza esclusione di colpi e si farà sempre più dura.  

RdB/CUB INSIEME AI LAVORATORI E ALL’UTENZA NON PERMETTERA’ CHE LE SCELTE DELLA GIUNTA MORATTI FACCIANO PAGARE AGLI ANZIANI, PARTE MAGGIORMENTE FRAGILE DELLA CITTADINANZA E AI LAVORATORI UTILIZZATI COME MERCE DI SCAMBIO,  I DEBITI MILIONARI ACCUMULATI IN QUESTI ANNI DALLA GIUNTA COMUNALE.