Milano. LA MANCANZA DI SICUREZZA E IL MANCATO RISPETTO DELLA LEGGE 626 E' DIVENTATA UNA SCELTA!!!

In allegato il volantino

Milano -

Le prime denunce (nel 1993) così come le ultime (del 2008) sulla mancanza di sicurezza al Palazzo di Via Pirelli 39, 25 piani di edificio che ospitano quotidianamente 800 lavoratori e 500/800 cittadini al giorno, sono state fatte dalla delegata alla sicurezza per i lavoratori di RdB/CUB. Denunce, che hanno portato negli anni a parziali modifiche della situazione igienico sanitaria nell’edificio sede dell’Edilizia privata, convenzionata, residenziale pubblica e popolare, senza però venissero risolti i problemi di fondo e strutturali che non consentono all’edificio di ottenere neppure il certificato di prevenzione incendi.



Se negli anni passati alle denunce seguiva almeno una formalizzazione della volontà dell’Amministrazione a risolvere le criticità segnalate, da quando si è insediata la Giunta Moratti con la scelta della creazione di una direzione sulla sicurezza con a capo l’Ing. Foschi, le condizioni di rispetto della Legge 626 sono diventati un vero optional.



A nulla valgono le lettere di denuncia inoltrate dalla sottoscritta e dai lavoratori, le richieste di intervento, non solo non vengono prese in considerazione ma la direzione ritiene superfluo anche dare una risposta alle problematiche sollevate.



Ritengo quindi opportuno, dopo aver tentato tutte le strade a mia disposizione, nel rispetto dei lavoratori del Comune e dei cittadini utenti che frequentano quotidianamente il Palazzo di Via Pirelli 39, di chiedere alla stampa di rendere pubblica alla cittadinanza la situazione di completa mancanza di sicurezza in cui versa l’edificio comunale.



In un Palazzo dove:



v    non esistono i requisiti minimi di sicurezza (manca il certificato di prevenzione incendi),


v    esistono problemi quasi quotidiani agli ascensori (sono decine i procedimenti in corso contro l’amministrazione per incidenti avvenuti negli anni e in continuo aumento, alcuni dei quali hanno portato a danni permanenti e per i quali sono in corso processi contro l’Amministrazione),


v    ci sono disfunzionalità ai servizi igienici (tanto che da anni, ai piani, ci sono servizi igienici fuori uso, con fuoriuscita di liquame, chiusi perché non utilizzabili);


v    sussistono tali problemi all’impianto elettrico che non passa giorno che non si verifichino blocchi a computer e illuminazione,  problemi legati alla vetustà del sistema e alla precarietà degli impianti.


v    In tutti gli uffici computer e macchinari vari sono collegati alla corrente tramite torrette rialzate 10 centimetri dal suolo, spesso posizionate nel centro degli uffici, da dove partono le decine di fili che ostruiscono il passaggio, questo fa si che frequentemente i lavoratori incespichino e cadano.


v    In molti uffici i pavimenti di linoleum sono rialzati o mancanti di pezzi, creando condizioni di cadute a volte rovinose e con conseguenze nel tempo.



Ma  soprattutto:  …………



>    da anni non viene effettuata una prova di evacuazione ( Legge 626 art. 5  punto q)


>    non sono stati nominati, in moltissimi settori e piani, i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso, della gestione delle emergenze (Legge 626 art. 4 punto a – art. 12 punto b)


>    la maggioranza dei lavoratori non conoscono le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza, né sono state date le istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, cessino l’attività, abbandonando immediatamente il posto di lavoro (Legge 626 art. 12  punto d e h)


>    Da anni non viene effettuata alcuna formazione di detti lavoratori, anche di quelli che non avendo subito spostamenti a causa della riorganizzazione, avrebbero potuto continuare a svolgere il loro ruolo precedentemente assegnatogli (Legge 626 art. 22 punto 5)


>    Al 24 piano sono in corso da almeno un anno lavori di ristrutturazione (sono state divelte le controsoffittature, tutti i cavi elettrici penzolano dal soffitto, manca la pavimentazione,le pareti mobili sono state in parte tolte, le tapparelle sono bloccate, così come molte finestre (e siamo parlando di uffici circondati da vetri dove la temperatura in questo periodo alle 9 di mattina raggiunge e 27 gradi) sul pavimento centimetri di terra)  e detriti e in queste condizioni…….. 6 lavoratori dell’area tecnica demanio hanno le scrivanie posizionate in mezzo a questa distruzione e quotidianamente vi lavorano, nonostante la situazione insopportabile sia stata denunciata ai responsabili. In merito a questo, la sottoscritta ha inoltrato richiesta di intervento urgente alla  ASL competente.



La pericolosità di quanto da me sopra evidenziato, trova riscontro nel fatto che, nell’ipotesi fortunatamente non verificatasi, che in questi anni si fosse reso necessario un veloce allontanamento del personale dal Palazzo per incendio o altra causa, ci saremmo trovati nella condizione in cui tutti i lavoratori con uffici posizionati  nel corpo basso dell’edificio, una volta usciti dal Palazzo si sarebbero trovati in Via Melchiorre Gioia, non avendo spazi ove raggrupparsi in quanto quello deciso anni fa è stato per oltre un anno interessato dalla costruzione di un parcheggio, completamente chiuso da palizzate.



Gli ultimi interventi, in merito a quanto sopra denunciato, sono stati eseguiti con la vecchia Amministrazione, da allora… il vuoto assoluto!



Sono stati fatti, nel corso dello scorso anno degli incontri, a cui ha partecipato anche la sottoscritta, in merito al piano di parziale ristrutturazione del Palazzo. Poi, per non chiare scelte dell’Amministrazione, sono stati modificati i piani di percorso dei lavori, gli interventi ridotti alle sole parti comuni, successivamente ulteriormente ridotti …….. ad ora solo il 25° piano è stato ristrutturato. Ma che fine ha fatto il progetto iniziale?? Perché è stato modificato??  Chi lo ha deciso?? Quali sono le modifiche apportate ??? E i soldi stanziati che fine hanno fatto??



 Nonostante le continuative richieste da parte della sottoscritta, titolata dal ruolo di RLS che ricopre al “diritto” di conoscere scelte e dati, per poter informare i lavoratori,  ad oggi nessuna risposta da parte dell’Amministrazione è giunta.

 

LA SICUREZZA NON E’ UN OPTIONAL !!!!
RISPETTO DELLA LEGGE 626 AL COMUNE DI MILANO !!!
NON SERVE PIANGERE QUANDO SUCCEDONO GLI  INCIDENTI BISOGNA PREVENIRE!!!