Milano. NO AL BUSINESS DEL "CARO ESTINTO" e LA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI FUNEBRI
In allegato il volantino
A Milano, il mercato delle imprese funebri è in costante crescita e gli interessi che vi gravitano attorno sono miliardari, un mercato che investe migliaia di aziende: marmisti, vetrai, giardinieri, fioristi ecc. Pensiamo solo che la lista d’attesa per ottenere un “eterno riposo” a Milano con una “tomba che si rispetti” ha un’attesa che va dai 4 agli 8 anni e il costo per garantire al caro estinto una degna sepoltura costa fino a 6000 euro… 130 per chi si accontenta di seppellire i propri cari nella nuda terra. Alternative non ce ne sono, per la cremazione, infatti, servono più di 1000 euro.
Il Comune, guidato dal sindaco Letizia Moratti intende costituisce una società che gestisca tutti i servizi funerari dell’area milanese costituendo un’Azienda Speciale denominata MISEF “un player difficile da combattere sul piano della concorrenza”, che dovrebbe iniziare ad operare a partire del Gennaio 2009. Società che verrà, molto probabilmente, trasformata in breve tempo in una “società per azioni”.
Nel servizio lavorano negli anni 90 circa 400 lavoratori, attualmente sono 255, con un carico di lavoro triplicato a fronte di un fisiologico invecchiamento. Negli anni non sono mai stati sostituiti i pensionamenti e i trasferimenti vari.
I tavoli di trattativa, previsto dalla legge per il percorso di esternalizzazione, sono state delle vere e proprie farse dove i delegati sindacali svolgevano il ruolo di comparse. E’ apparso subito chiaro che a questa scelta unilaterale, verbalmente motivata dalla “necessità di miglioramento del mercato cimiteriale, attualmente asfittico” non ha trovato conferma neppure nel “piano industriale” presentato ai tavoli di trattativa. Questa scelta è stata apertamente contrastata la tutte le Organizzazioni Sindacali che hanno aperto una vertenza unitaria.
Dopo un’assemblea, super partecipata, dove i lavoratori hanno votato una mozione contraria al processo in privatizzazione, le OO.SS. hanno deciso di dichiarare lo stato di agitazione del settore iniziando la procedura di conciliazione avanti il Prefetto.
Alla posizione decisa e frontale espressa da sindacati e lavoratori l’Amministrazione in previsione delle giornate di lotta e in concomitanza con le giornate di ricorrenza dei defunti ha precettato tutti i lavoratori garantendosi il servizio di apertura dei cimiteri.
L’Amministrazione pubblica deve essere al servizio del cittadino. Garantendo l’accessibilità dei servizi essenziali a tutti i cittadini non solo a quelli che possono pagare. I servizi devono essere a prezzi accessibili per l’intera cittadinanza, mentre nella documentazione presentata a sostegno della necessità di esternalizzazione alla Commissione Consiliare e al tavolo di trattativa sindacale propone l’esatto contrario, alcuni costi aumentano del 100% fino al 500%.
Alcuni esempi di quanto previsto nel piano finanziario 2009/2013 della nuova Società: un giardinetto provvisorio che attualmente costo intorno ai 100 euro, fornito dalla nuova azienda costerebbe € 200, una tumulazione in un colombaro passa da € 600 a € 1500, la pulizia di una tomba di famiglia da € 600 a € 3000 all’anno. ALLA FACCIA DELLA MIGLIOR FUNZIONALITA’ A MINOR PREZZO!!!
La prova che l’Amministrazione comunale mente, sta nel fatto che nel luglio scorso è stata modificata la gestione del funerale convenzionato detto “comunale” trasformandolo in “funerale calmierato”. Questa operazione ha fatto lievitare, da un giorno all’altro, il costo dei funerali del 30%.
L’intento evidente dell’Amministrazione Comunale è quello di distruggere il Servizio Pubblico per far posto a una Azienda dove poter gestire “privatisticamente” gli interessi degli amici degli amici.
Le OO.SS. terranno una Conferenza Stampa al Cimitero Maggiore, in concomitanza con la “festa dei morti” l’1 e 2 novembre mentre i lavoratori non in servizio volantineranno alle migliaia di cittadini ai cimiteri Maggiore, Lambrate, Bruzzano e Monumentale.
RdB/CUB unitariamente alle altre OO.SS. chiede:
v nuove assunzioni per poter far funzionare meglio il servizio con un automatico miglioramento degli standard attuali;
v che il servizio resti pubblico per garantire tariffe trasparenti e sostenibili;
v che l’Amministrazione comunale continui a svolgere servizi così delicati, senza essere relegata ad un mero ruolo di controllo, che, peraltro, nel nostro Paese non funziona.
R.D.B./CUB E’ SICURA CHE IL SERVIZIO CIMITERIALE MILANESE POSSA FUNZIONARE PERFETTAMENTE SOLO AUMENTANDO IL PERSONALE ESISTENTE E ACQUISTANDO STRUMENTI DI LAVORO E MEZZI FUNZIONALI.
R.D.B./CUB E’ CONTRARIA A QUALSIASI FORMA DI PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI, DICE NO ALLA FORMULA DELL’AZIENDA SPECIALE PER: IL FUTURO COSTANTE AUMENTO DEI COSTI, IL PEGGIORAMENTO DEL SERVIZIO AI CITTADINI, LA FUTURA PERDITA DEL POSTO DI LAVORO PER I DIPENDENTI COMUNALI CHE VI LAVORANO.