NEL COVO DEI PIRATI…chi non si arruola finisce in fondo al mare!
La RSU del Comune di Roma impedisce la discussione sul contratto decentrato
Ignorate le migliaia di firme raccolte tra i lavoratori e le lavoratrici che vogliono un accordo diverso. Impedita la presentazione di 101 modifiche proposte da RdB e da altre organizzazioni di base.
Così cantava Edoardo Bennato qualche anno addietro, così oggi si comporta la RSU che rinuncia a qualunque tipo di discussione sul contratto decentrato e su ciò che rappresenta per migliaia di lavoratori e lavoratrici: un modo per ristabilire equità salariale, diritti, dignità.
Il 10 Ottobre si è consumato invece l’ennesimo esproprio di democrazia proprio ad opera di chi se ne riempie la bocca in occasione delle norme ad personam adottate dal governo Berlusconi e se ne dimentica quando a ricevere critiche è il "democraticissimo" Veltroni.
Tutti allineati e coperti: cgil, cisl, uil, diccap, ugl.
Tutti rigorosamente decisi a impedire la discussione su 101 ordini del giorno presentati dalla RdB Pubblico Impiego e altri presentati da ReteComune, USI, CSA.
Tutti sdegnati di ricevere le migliaia di firme raccolte tra i lavoratori che esprimono tutto il loro contrasto:
- alla riorganizzazione e alla svendita dei servizi educativi e scolastici;
- a un contratto che foraggia sempre gli stessi caporali destinatari delle posizioni organizzative;
- a un decadimento dei diritti e della dignità del singolo lavoratore e alle sue capacità di difesa di fronte allo strapotere discrezionale dei dirigenti (leggasi pagelline).
Questi RSU hanno abdicato al loro ruolo vietando l’esame e la discussione delle nostre proposte tendenti a far ottenere: un significativo aumento del buono pasto, una indennità annua fissa per tutti legata alle caratteristiche professionali, una riorganizzazione dei servizi educativi e scolastici che tenga conto della volontà di chi ci lavora e l’indizione di un referendum che consenta ai lavoratori di esprimersi nel merito della preintesa.
Non crediamo di possedere la scienza infusa, ma siamo dell’avviso che impedire la discussione, la presentazione di proposte alternative, la libera espressione dei rappresentanti dei lavoratori e dei lavoratori stessi sia un atto grave che non può rimanere senza conseguenze.
Proseguiremo con ancora più determinazione la nostra battaglia per consentire a tutti i rappresentanti dei lavoratori il diritto di accedere al tavolo di trattativa e per far esprimere tutti i dipendenti sulla preintesa a mezzo di un referendum.
Abbiamo diffidato l’amministrazione comunale e il coordinatore Rsu (per la delegazione trattante) a sottoscrivere accordi sui quali è stato impedito di esprimere qualunque posizione contraria nella sede assembleare RSU.
Anche per questo lo sciopero generale del 21 Ottobre diventa l’occasione per ribadire la ferma contrarietà a un contratto decentrato che devasta il settore scolastico ed educativo, alimenta un divario economico fortissimo tra i lavoratori, amplia la già elevata discrezionalità dei dirigenti e delle P.O., distrugge le speranze di un lavoro vero per le migliaia di "precari" .
Facciamo sentire forte la nostra voce.
il 21 ottobre
SCIOPERO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Piazza della Repubblica ore 9,30