Nidi comunali, dopo la denuncia di USB il prefetto di Roma chiede al Campidoglio una verifica urgente delle normative anti-Covid

Roma -

L’Unione Sindacale di Base martedì 10 novembre ha scritto una lettera ufficiale sulla mancata adozione di misure contro il Covid-19 nei Servizi Educativi e Scolastici (fascia 0-6 anni) gestiti dai Municipi di Roma Capitale.

 

Il primo dei destinatari, il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, si è immediatamente attivato chiedendo già mercoledì 11 una verifica urgente a Luisa Massimiani, direttora del Dipartimento dei Servizi Educativi e Scolastici.

 

La Prefettura in buona sostanza ha ritenuto di dare seguito alla denuncia USB chiedendo a Roma Capitale di fornire “diretto riscontro alla sigla sindacale e aggiornate notizie a questa Prefettura”. Non una sterile e gratuita lamentela, dunque, la nostra lettera, ma un elenco dettagliato di mancanze e omissioni ritenute degne di approfondimento, alcune delle quali di basilare importanza vista l’età tenerissima dei bambini che frequentano i nidi: fornitura di semplici mascherine chirurgiche anziché Ffp2, assenza di camici monouso, carenza di gel igienizzanti, di prodotti per l’igienizzazione di ciucci e biberon, mancata igienizzazione di bagni e spogliatoi etc.

 

Sullo sfondo restano le questioni strutturali, come la carenza di personale, la formazione dello stesso in chiave anti-contagio e l’adeguamento degli edifici alle nuove esigenze di carattere sanitario.

 

USB Servizi Educativi e Scolastici ringrazia il Prefetto di Roma e resta in attesa di comunicazioni da parte dell’amministrazione comunale capitolina, riaffermando il proprio impegno nel garantire salute e sicurezza dei bambini, delle loro famiglie e delle lavoratrici tutte.

 

Unione Sindacale di Base – Servizi Educativi e Scolastici di Roma Capitale

 

Roma 12/11/2020