Novara. Lettera aperta alla Giunta del Comune: Esuberi del personale: scelta a rischio per i pensionamenti e per i servizi

Novara -

L’amministrazione comunale della città di Novara ha deciso, con delibera n° 303 del 17/12/2013, di pensionare un centinaio di dipendenti  in tre anni,  ignorando i criteri dell’ultima riforma e scegliendo norme più favorevoli ai lavoratori che non la legge Fornero, avvalendosi del D.L. n. 101/2013 convertito in legge 125 il 30/10/2013. Niente da eccepire circa la scelta di evitare la legge Fornero per collocare a riposo alcuni dipendenti. Noi da sempre ci battiamo contro le “riforme” pensionistiche adottate in questi ultimi anni, contro l’allungamento della vita lavorativa e per pensioni dignitose che siano riconosciute alle lavoratrici e ai lavoratori, pubblici o privati che siano.   


Le cose che non  convincono sono altre.


Sarebbe stato semplice invitare i dipendenti in possesso dei requisiti a chiedere le dimissioni, procedura che avrebbe garantito il pieno accordo da parte di chi avesse firmato la richiesta. L’Amministrazione Comunale invece ha preferito imporre il pensionamento con una decisione unilaterale.


Nonostante le rassicurazioni mediatiche dell’assessore al personale nonché vicesindaco Nicola Fonzo, vi sono molti dubbi circa la sostenibilità economica da parte dell’INPS all’operazione. La nostra preoccupazione viene avvalorata dal fatto che, contestualmente all’emanazione della delibera e in data odierna, non esistano indicazioni operative formali da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica e dell’INPS circa l’applicazione della norma in questione. Indicazioni importantissime e fondamentali per la tutela dei lavoratori. Alleghiamo, a tal proposito, nota dell’ANCI del 24.01.2014 e lettera dell’INPS.

                                                                       
Nel caso in cui sorgessero controversie e i dubbi divenissero realtà, cosa ne sarà dei dipendenti forzatamente collocati a riposo?  I dipendenti sarebbero riassorbiti dal Comune o lasciati soli a morire di fame allungando l’elenco degli esodati?


Attraverso questa delibera l’Amministrazione elimina dalla Pianta Organica del Comune di Novara tutti i posti occupati dai dipendenti oggi invitati ad andarsene. Questo significa che non verrà garantito il turnover ovvero la sostituzione del personale considerato in esubero, lasciando sguarniti i servizi interessati. L’assessore Fonzo in un’intervista rilasciata alla Stampa indica le dattilografe come esempio di esuberi  perché professioni considerate obsolete.

Abbiamo cercato questa figura professionale nell’elenco presente nella delibera ma senza successo. Abbiamo notato invece che tra il 2015 e il 2016 spariranno 11 insegnanti  di scuola dell’infanzia (ex scuole materne). Dopo aver convenuto che non si tratta di professioni superate, ci siamo chiesti: che fine faranno le tre scuole materne comunali di Novara? Chiuderanno? Quale sarà il futuro di servizi colpiti come gli asili nido dove risultano 7 educatrici in esubero? Considerazioni analoghe valgono anche per altri servizi la cui penalizzazione ricadrà negativamente sui lavoratori e sui cittadini.


Chi ha deciso l’elenco dei posti tolti dalla Pianta Organica? Una Commissione interna? Formata da chi? Oppure l’Università?  O forse un collegio  di ispettori super partes completamente sconosciuti ai dipendenti?  Quali criteri sono stati adottati?


Riteniamo grave l’omissione della definizione della nuova pianta organica e la relativa organizzazione dei servizi colpiti dal provvedimento, al fine di garantirne la sopravvivenza nella qualità e nell’efficienza.


I lavoratori e i cittadini di Novara hanno voglia e diritto a risposte convincenti.