NUOVA UNITÀ AMMINISTRATIVA AL S. MARIA DELLA PIETÀ INAUGURATA FRA AMIANTO E DISAGI

Roma -

Siamo prossimi alle elezioni e tra le principali occupazioni dei politici c’è il taglio dei nastri. Oggi quello della nuova sede dell’Unità Amministrativa del Municipio Roma 19 nel padiglione 29 all’interno del comprensorio S. Maria della Pietà. Tutto tirato a lucido ed imbandierato. Peccato che dietro ci sia una tettoia contenente amianto che deve essere rimossa, che probabilmente dopo una colpevole incuria sarà rimossa a giorni. La preoccupazione di chi vi deve lavorare è legittima, ma anziché rinviare di qualche giorno e provvedere alla rimozione si è deciso di andare avanti ugualmente. Così oggi si inaugura e dopodomani si chide di nuovo per riaprire dopo tre giorni: davvero un grande esempio di realizzazione politica e sagacia amministrativa.
L’altra faccia della medaglia è il padiglione 32, di fronte al padiglione 29: lì l’Unità Tecnica del Municipio Roma 19 è stata "deportata" con un trasferimento notturno e clandestino voluto dal Presidente del Municipio nel dicembre 2004. Non lo riconoscerete per la bandiera (per come hanno agito forse si sono vergognati di mettercela); non c’è il bel colore giallino di vernice fresca del padiglione 29 in quanto nonostante un contratto di affitto con la ASL prevedesse l’obbligo di quest’ultima a ristrutturare gli esterni questo non è avvenuto. Non ci sono persiane e l’effetto serra rende impossibile la permanenza d’estate. A differenza del pad. 29 non c’è il sistema di climatizzazione più volte richiesto, e sempre promesso. Non c’è neanche la scala antincendio esterna come in tutti i padiglioni che ospitano uffici pad. 29 compreso.
I dipendenti hanno scritto alle competenti autorità dell’Amministrazione comunale, ma se il Presidente del Municipio ha da tempo rinunciato al confronto democratico con i governati, neanche da Campidoglio l’Assessore al Personale più volte sollecitato si è degnato di dare ascolto. Eppure sono stati sollevati problemi seri e degni di attenzione, tra i quali quello dei servizi indispensabili per evitare disagi ai cittadini e a chi lavora come un servizio di trasporto pubblico e non inquinante all’interno del Parco. La fermata del treno metropolitano e i capolinea degli autobus sono ad un chilometro dagli uffici. Nessuno si è degnato di rispondere.
Ieri davanti ad un’affollata assemblea dei dipendenti i candidati presidenti del municipio di Centrosinistra e Centrodestra hanno preso l’impegno congiunto per arrivare ad un posticipo di cinque giorni per consentire la demolizione e la bonifica dell’amianto e per dare soluzione al grave problema del parcheggio e del trasporto. Se gli esiti del loro impegno sono questi non sono certo incoraggianti. Noi rimaniamo in attesa di risposte e nel frattempo ribadiamo un semplice concetto: chi comanda e ha la responsabilità delle inefficienze e delle scelleratezze di cui sopra dovrebbe vergognarsi.