ORVIETO: Comune verso la riorganizzazione del personale, le richieste di Usb

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Orvieto -

“Gli amministratori cambiano, i lavoratori restano”. Iniziava così un articolo “Dedicato a chi in Comune, ci lavora” dall’attuale Assessore al Personale Massimo Gnagnarini. "Una rarità - affermano Graziella Cetorelli (Federazione USB di Terni) e Valentina Satolli (Rsu-Usb Comune di Orvieto) - in un’epoca in cui è costume diffuso puntare il dito e denigrare i dipendenti pubblici, una voce diversa che parlava di “prima risorsa strategica per il bene comune” e di “patrimonio di professionalità e conoscenze”. Noi intanto vivevamo sotto la minaccia costante di licenziamenti, mobilità, considerati come una spesa da tagliare.
Queste scelte di governo ci hanno lasciato in eredità l’inserimento dei pensionamenti dei prossimi 10 anni nel piano di riequilibrio pluriennale (che comporta la quasi impossibilità di assumere anche quelle pochissime unità che l’attuale legge permette) e, unici nel panorama regionale, il blocco della contrattazione integrativa ferma al 2012, oltre a quella nazionale già ferma al 2010.
Nella consapevolezza delle forti difficoltà scontate dall'A.C. di Orvieto, che deve gestire un pesante piano di rientro finanziario determinato dalla procedura di pre-dissesto, come USB riteniamo inaccettabile che il peso di scelte politiche e gestionali evidentemente fallimentari che vanno ascritte alle amministrazioni che si sono avvicendate al Comune, debba gravare sul personale, in un contesto già pesante determinato dalle scelte governative.
Per trattare questo tema giovedì 4 dicembre si è tenuta l’assemblea del personale, convocata dalla componente della RSU dell'Unione Sindacale di Base (USB), anche a fronte dell’immobilismo di CGIL, CISL, UIL, nella quale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, consegnato questa mattina al Sindaco da una delegazione di lavoratori che afferma:
Le OO.SS. e la RSU devono impegnarsi:
-a rivendicare la costituzione del fondo 2013 e 2014 entro il valore consolidato del 2010 eventualmente depurato della minima riduzione applicabile;
-ad esprimere ogni utile azione di recupero, laddove necessaria, ivi comprese idonee azioni legali collettive e/o individuali.

SI DIFFIDA L’AMMINISTRAZIONE a decurtare il fondo 2013 e 2014 della parte riguardante la produttività (art.15, comma 5), visto che è certo e documentabile il maggior carico di lavoro sopportato da tutto il personale nei suddetti esercizi finanziari a seguito del mancato “turn over”.


Sappiamo che i nuovi amministratori hanno in previsione una ristrutturazione della macchina amministrativa, un nuovo assetto dell’ente che ci auguriamo possa permetterci soprattutto di erogare servizi ai cittadini nel modo migliore. Per partire con il piede giusto, è arrivato il momento di far diventare realtà quei pensieri!".