Padova. PRECARI: I primi risultati!

Padova -

Dopo le assemblee, le iniziative, i sit in, gli scioperi, siamo alfine giunti al momento in cui l’Amministrazione comunale ha deciso di impegnarsi seriamente per risolvere il problema dei lavoratori precari impiegati nei vari settori e servizi.

Dopo le pressanti richieste che come sindacato abbiamo presentato, prima all’Assessore al Personale con l’occupazione dell’anticamera del Sindaco, poi con lo sciopero nazionale dei 35.000 a Roma, ed infine con l’incontro con il Sindaco Zanonato in occasione dello sciopero del 17 novembre, abbiamo ottenuto un tavolo di contrattazione, dove cercare di dare soluzione al problema precariato e nella giornata del 15 dicembre alcuni punti fermi siamo riusciti a porli:

1. Condivisione del progetto di stabilizzare a tempo indeterminato quanti più precari di lungo corso possibile, una volta chiaro l’emendamento sul precariato contenuto nella Finanziaria (fortemente voluto dalla nostra Organizzazione Sindacale attraverso un progetto di legge sostenuto da alcuni parlamentari).

2. Introduzione per tutti gli altri precari di contratti a tempo determinato della durata di tre anni continuativi.

3. Incentivo certamente parziale, ma comunque nella direzione di riconoscere anche ai precari quegli stessi diritti degli altri lavoratori, di 500 euro per chi abbia nel 2006 lavorato a tempo determinato per almeno sei mesi.

4. Impegno a continuare la contrattazione ed a sviscerare le modalità applicative dei punti precedenti dal 15 gennaio in poi.

Questi sono secondo noi, già dei buoni risultati, delle lotte fatte in questi anni, ma certamente non sono sufficienti a mettere la parola fine a questa piaga, per questo riteniamo giusto invitare tutti a vigilare affinché non si torni indietro rispetto alle scelte fatte, o come spesso accade si cerchi di annacquarle in qualche modo.

Da parte nostra lavoreremo ancora per arrivare a stabilizzare tutti i lavoratori che sotto varie forme operano all’interno del Comune di Padova.

Crediamo inoltre che questi primi risultati siano esemplificativi in merito alla necessità di invertire la rotta sulla flessibilità diffusa, sulla necessità di cancellare la Legge Biagi ed il Decreto Treu, sull’importanza che assume per tutti i cittadini e per la città che i lavoratori precari pubblici e privati, possano godere di garanzie e sicurezze.

STESSO LAVORO, STESSI DIRITTI, STESSE TUTELE, STESSO SALARIO