Palazzo Vecchio: Contratto decentrato a che punto siamo!

Firenze -

Palazzo Vecchio: Contratto decentrato a che punto siamo !

Si sono già tenuti alcuni incontri con l’Amministrazione con al centro il rinnovo del Contratto Decentrato e ci sembra opportuno fare il punto di una situazione che langue e che non riesce ad andare avanti.


La ragione fondamentale come sempre, la scarsità delle risorse messe a disposizione dall’Amministrazione nella costituzione del fondo, che impediscono un equa ripartizione fra tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’Ente, che in questi anni a seguito delle vicende del MEF, per altro non ancora concluse, e alle scelte politiche operate dal duo Renzi/ Manzione che hanno prodotto drastici tagli al salario accessorio.


Uno scenario quello del Comune di Firenze, ormai unico, infatti anche se originariamente la nostra situazione era similare ad altre, oggi non è più così, e la ragione è semplice a Firenze nella ricostruzione dei fondi si è voluto operare tagli drastici, come se i dipendenti dovessero essere puniti per non si sa cosa.


A fronte di quanto sopra, oggi l’Amministrazione Nardella naturalmente in completa continuità con la precedente, con un atto di indirizzo, sta cercando di mettere gruppi di dipendenti contro altri gruppi di dipendenti, il che significa do 10 a uno tolgo 10 a un altro, visto la staticità delle risorse stanziate.


Noi a questo gioco al massacro non ci prestiamo, anche perché la quasi totalità dei lavoratori hanno sofferto i tagli salariali di questi anni, vedendo ridotto al minimo la parte del salario accessorio a partire dalla produttività collettiva e dalle varie indennità. Non ci prestiamo alla guerra fra “poveri” perché nessun collega è il nostro “nemico” i nostri avversari siedono altrove e non partecipano certo al buon andamento dei servizi e degli uffici comunali e hanno buste paga molto più pesanti delle nostre e mai soggette a tagli.


Vogliamo, per uscire dal “buco” nel quale la classe politica locale ci ha spinto, maggiori risorse, che è possibile trovare, per ricostruire un contratto che dia risposte certe da un punto di vista salariale a tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’Ente, a partire dalle progressioni orizzontali per gli assunti dopo il 2008 che non ne hanno fatta alcuna, alla rivalutazione di tutte le indennità e alla loro estensione in maniera oggettiva a più soggetti possibile, alla possibilità della partecipazione ai progetti per tutti, alla produttività collettiva che non può essere solo uno strumento residuale.


Su questo ci misureremo con la controparte nelle prossime settimane, resta comunque inteso che se i colleghi non “rialzeranno la testa” uscendo dal mugugno quotidiano e dando disponibilità alla mobilitazione, tutto si risolverà come “i signori del vapore” vogliono e sperano.


Firenze 20 Febbraio 2017