PENSIONI....CI RISIAMO!

In allegato il volantino

Firenze -

A distanza di nemmeno due anni dall’ultima controriforma previdenziale e nel silenzio generale, il 16 giugno 2008 è stata presentata da 17 parlamentari del Partito delle Libertà più una eletta nel Partito Democratico (in quota Radicale) una proposta di legge di modifica dell’attuale sistema previdenziale, con delega totale al Governo, primo firmatario Giuliano Cazzola vice presidente della Commissione Lavoro, ex socialista nell’era craxiana, ex consulente del maggiore sindacato italiano. La proposta di legge porta il numero 1299
“ Delega al Governo per il completamento della riforma previdenziale mediante revisione dei requisiti e del metodo di calcolo dei trattamenti di pensione, il riordino degli enti pubblici previdenziali e lo sviluppo delle forme pensionistiche complementari”.

 


Ma veniamo sinteticamente a vedere quali sono i punti salienti della proposta di legge:


·    Passaggio dal 1 Gennaio 2009, per tutti i lavoratori/trici  al sistema contributivo, anche per coloro che avevano al 31.12.1995 oltre 18 anni di contributi.


·    Revisione automatica ogni tre anni dei coefficienti di calcolo delle pensioni.


·    Elevazione graduale, nel regime contributivo, a sessantadue anni, dell’età per la pensione di vecchiaia delle lavoratrici appartenenti a tutti i regimi in ragione di un anno ogni due a decorrere dal 1 gennaio 2010;


·    Elevazione e parificazione del pensionamento di vecchiaia (pur rimanendo il diritto con quaranta anni di contribuzione) fra lavoratori e lavoratrici, in modo da allungare la vita lavorativa fra un minimo di sessantadue e un massimo di sessantasette anni a decorrere dal 2014.


·    Previsione del conferimento del TFR tramite modalità tacite a linee di investimento orientate anche all’investimento azionario.

 


Insomma ci risiamo, ancora uno volta in questo Bel Paese per fare cassa si va a colpire le condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici, non si rinnovano i contratti, e quando lo si fa, questo avviene in modo irrisorio, si riducono i rendimenti pensionistici, si precarizza sempre di più il lavoro.


Mentre loro “i Mandarini” continuano con i loro super stipendi, con i loro sprechi e con i loro privilegi, nella  convinzione di appartenere a un club esclusivo, di essere cioè diversi dai comuni mortali, di non essere perciò sottoposti alle leggi e alle regole, che come è noto valgono solo per gli altri.

E i sindacati di stato e l’opposizione che fanno?  NULLA!


Il tempo delle chiacchiere è finito già da un pezzo: forse qualcuno non se ne è ancora accorto o preferisce non accorgersene perché altri sono, per lui, gli interessi in ballo.

VENERDI 17 ottobre SCIOPERO GENERALE
e manifestazione a Roma