Piano vaccinale regionale anti-Covid: Comune di Terni, inspiegabili (?) ritardi per il personale dei Servizi Educativi Comunali
Piano vaccinale regionale anti-Covid: Comune di Terni, inspiegabili (?) ritardi per il personale dei Servizi Educativi Comunali
USB ha inviato al Comune di Terni, nella giornata di ieri, una nota contenente una richiesta di chiarimenti, a seguito delle numerose segnalazioni da parte del personale e delle notizie uscite a mezzo stampa, in merito all’avvio del Piano vaccinale anti-Covid per tutto il personale che opera nei Servizi Educativi Comunali e nello specifico al mancato invio dell’elenco e dei dati del personale citato, da sottoporre a vaccinazione su base volontaria.
In relazione al piano vaccinale, si può leggere sui siti della Regione Umbria e dell’Asl Umbria 2 che “il personale docente e non docente della scuola non statale potrà prenotarsi successivamente, non appena verranno comunicati alla Regione gli elenchi ufficiali”. Molti comuni dell’Umbria hanno già provveduto alla trasmissione dell’elenco e dei dati, per permettere al personale dei servizi educativi del proprio territorio di accedere alla prenotazione.
Il personale dei S.E.C. di Terni è stato contattato ed informato in merito al piano vaccinale (richiesta elenchi della Regione Umbria, tipo di vaccino) per le vie brevi, fin da venerdì 19 ed anche domenica 21 febbraio, ma, nei fatti, la trasmissione degli elenchi e dei dati del personale non è ancora avvenuta.
In numerose occasioni USB ha evidenziato come, al personale che opera nei servizi educativi 0-6, sia dovuta una particolare attenzione, a causa della maggiore esposizione al rischio di contagio, in quanto per i piccoli utenti non è previsto, per ovvie ragioni, l’uso della mascherina, ma l’Amministrazione nonostante le richieste, corredate da esempi “virtuosi” di altre realtà e territori e dalle evidenze tecnico-scientifiche, ha escluso la fornitura di DPI adeguati, in particolare delle mascherine FFP2, limitandosi a quelle chirurgiche e sfruttando la comprensibile preoccupazione che porta il personale ad acquistare le FFP2 di tasca propria, addossando al personale stesso persino l’onere del ritiro dei DPI (copri-scarpe, gel igienizzante, mascherine chirurgiche, ecc.), poiché tale materiale non viene nemmeno consegnato direttamente nei plessi.
Della peculiarità dei servizi educativi 0-6, nei quali il personale tutto è sottoposto a rischi elevati, l’Amministrazione comunale di Terni non ha mai voluto tenere conto, arrivando a licenziare il protocollo sulla riapertura dei S.E.C. “solo” 5 mesi dopo che i servizi stessi erano stati riaperti e scegliendo di non recepire in alcun modo le osservazioni e le richieste avanzate da chi i servizi li conosce bene, perché ci lavora, richieste peraltro fondate su evidenze tecnico-scientifiche anche di livello internazionale e su esempi concreti di “buone pratiche”.
In un quadro di questo tipo, la mancata trasmissione alla Regione degli elenchi e dei dati del personale dei S.E.C., risulta chiaramente non essere derivata soltanto da superficialità e incompetenza, la fa apparire anzi come una scelta deliberata, in linea con le altre di questi ultimi mesi, di non adottare misure di massima tutela possibile del personale.
USB chiede dunque di chiarire le ragioni della mancata trasmissione e di provvedere comunque con la massima tempestività, per non protrarre ulteriormente i tempi di prenotazione e, di conseguenza, di somministrazione dei vaccini al personale che opera nei Servizi Educativi Comunali di Terni.
USB P.I. – Comune di Terni
Terni, 27 febbraio 2021
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