PM Bologna. Respinto al Mittente

Bologna -

Premesso che i lavoratori iscritti e simpatizzanti RdB/CUB della P.M. credevano ed auspicavano un miglioramento delle loro condizioni economico-lavorative con il cambio della Giunta e del Sindaco, cosa che non è avvenuta.

 

In questi ultimi 10 anni abbiamo visto continuamente peggiorare le nostre condizioni lavorative. Ci voleva una giunta guidata da un ex segretario della CGIL, perché la P.M. diventasse uno strumento politico di risoluzione per tutte le questioni ancora aperte come, P.zza Verdi, via del Pratello, i pubblici esercizi, gli stranieri, le occupazioni ecc…

 

Rischiamo di diventare il parafulmine dell’A.C. qualora la stessa non riuscisse a soddisfare i bisogni della città.

 

In data 19-01-07, si è svolto l’incontro tra OO.SS. ed A.C., durante il quale l’A.C. ha presentato un documento di revisione degli accordi normativi ed economici per il settore della P.M.

 

L’A.C. su pressione di una sigla sindacale, ha allontanato due lavoratori venuti ad assistere alle trattative.

 

Il documento ufficiale, che a chiunque ce ne richieda copia , faremo avere, a nostro parere vede un ulteriore peggioramento rispetto al documento non ufficiale, che solo CGIL CISL e UIL dovevano avere.

 

Ribadiamo che le differenze tra il documento presentatoci oggi e quello che avevamo distribuito nelle due assemblee del 16-01-07 sono minime e peggiorative.

 

Nei prossimi giorni consulteremo i lavoratori al fine di ufficializzare una controproposta che si articolerà in 16 punti, respingendo di fatto al mittente l’ultima proposta di accordo.

 

Viste le gravi problematiche che andranno ad interessare tutto il settore della P.M., proponiamo alle altre sigle sindacali, di tenere un’assemblea generale di tutti i lavoratori, dopo l’incontro del 9 febbraio 07, al fine di avere un’ampia consultazione su cosa pensano i lavoratori del futuro che ci viene prospettato dall’A.C., per arrivare poi a concludere la consultazione con un referendum tra tutti i lavoratori.

 

Sottolineiamo che qualora l’A.C. non riveda in maniera sostanziale la sua proposta, la convocazione dello stato di agitazione è d’obbligo, con tutte le forme di lotta conseguenti, dalle classiche come lo sciopero, all’interruzione del Consiglio comunale ed altre, che organizzeremo tra noi lavoratori.

 


19 gennaio 2007 - Dire

VIGILI BOLOGNA. RDB: COFFERATI NE FA UNO STRUMENTO POLITICO
SINDACATO: OGGI 2 LAVORATORI ALLONTANATI DA TAVOLO DI CONFRONTO

Bologna - Sindacati di base sul piede di guerra con la giunta Cofferati, dopo la presentazione, questa mattina, della proposta comunale di revisione del corpo dei Vigili urbani. Non siamo il parafulmine degli errori dell'amministrazione", fanno sapere in una nota le Rdb. "Ci voleva una giunta guidata da un ex segretario della Cgil- ironizza il sindacato di base- perche' la Polizia municipale diventasse uno strumento politico di risoluzione per tutte le questioni ancora aperte come, Piazza Verdi, via del Pratello, i pubblici esercizi, gli stranieri, le occupazioni". Le Rdb denunciano inoltre che questa mattina "l'amministrazione comunale, su pressione di una sigla sindacale, ha allontanato due lavoratori venuti ad assistere alle trattative". Soprattutto, pero', il sindacato contesta un documento che, "a nostro parere- si legge ancora nella nota- vede un ulteriore peggioramento rispetto al documento non ufficiale, che solo Cgil Cisl e Uil dovevano avere". Per il futuro, "nei prossimi giorni consulteremo i lavoratori al fine di ufficializzare una controproposta- annunciano le Rdb- che si articolera' in 16 punti, respingendo di fatto al mittente l'ultima proposta di accordo". Poi, "proponiamo alle altre sigle sindacali di tenere un'assemblea generale di tutti i lavoratori, per avere un'ampia consultazione su cosa pensano, per arrivare poi a concludere la consultazione con un referendum tra tutti i lavoratori". Infine, "qualora l'amministrazione non riveda in maniera sostanziale la sua proposta- minaccia il sindacato di base- la convocazione dello stato di agitazione sara' d'obbligo, con tutte le forme di lotta conseguenti, dalle classiche come lo sciopero, all'interruzione del Consiglio comunale".

VIGILI BOLOGNA. SINDACATI A COMUNE: RIFORMA IRRICEVIBILE
RDB MINACCIANO: SENZA MODIFICHE VIA A MOBILITAZIONE

Bologna - "Cosi' com'e', la proposta di riforma della Polizia municipale e' irricevibile", sentenziano in coro Cgil, Cisl e Uil. Mentre le Rdb si spingono oltre: "Se al prossimo incontro con l'amministrazione non ci saranno modifiche sostanziali, sara' guerra aperta e proclameremo lo stato d'agitazione", avverte Antonio Franceschi. E cosi', dopo il bilancio (si e' appena aperto un confronto che si annuncia complicatissimo), si apre un nuovo fronte nel braccio di ferro tra il Comune di Bologna e i sindacati: la riforma dei "fischietti" bolognesi, presentata oggi in via ufficiale a Palazzo D'Accursio e che si articola in tre punti forti: allungamento dei turni notturni, nuovo sistema di incentivi economici per gli agenti, e avvio di un fondo di previdenza integrativa alimentato dal 2-4% degli introiti delle multe. Ai sindacati non basta l'apertura di Valerio Montalto, dello staff del sindaco ("Non e' una proposta chiusa, restiamo su una posizione aperta", ha spiegato illustrando il documento) e restano cosi' numerosi i punti di distanza con il Comune. I confederali (rappresentati oggi da Vanni Albertin per la Cgil, Paola Anzolini della Cisl e Dante Forni per la Uil) contestano innanzitutto "un documento troppo libero sugli orari degli operatori, discrezionale sulla mobilita' del personale e che lascia una liberta' incondizionata sulla modulazione di turni e orari di servizio". Insomma, i sindacati si dicono "delusi" da un documento che, per il comandante dei "caschi bianchi", Romano Mignani, e' "positivo- riporta Albertini- e rappresenta la miglior soluzione possibile", ma che invece "segna la sconfitta dell'amministrazione- stigmatizza Forni- incapace di mettere incampo una programmazione strategica".
Basterebbe soltanto "un'organizzazione razionale- spiega Forni- perche' il 60% del personale in realta' non raggiunge i tetti previsti di ore di servizio". Le obiezioni approdano poi al cuore del problema: "Vogliamo corrispondenza tra il servizio prestato e le esigenze della citta', ma qui non c'e' scritto nulla del genere", proseguono i confederali. Insomma, di fronte ad un'amministrazione che chiede piu' uomini in campo in orari serali e notturni (uno dei punti salienti della riforma e' appunto l'introduzione di servizi di 24 ore complessive), "il Comune deve scegliere- e' l'aut aut dei sindacati- se vogliono 100 persone a lavoro di notte, non possono averne altrettante in servizio il mattino dopo per controllare i blocchi del traffico". Inoltre, "se i cittadini si attendono il varo del vigile di prossimita' con questo documento non lo avranno mai", chiosa Anzolini. Il messaggio dei sindacati e' chiarissimo: "Comprendiamo le mutate esigenze della citta', ma non vanno soddisfatte a spese dei lavoratori", concludono in coro i confederali. Le Rdb, invece, aprono un fronte ulteriore e promettono di elaborare "una controproposta dettagliata". Per Franceschi infatti, la proposta di versare una quota (tra il 2 ed il 4%) dei proventi delle multe "e' prevista dalla legge, non e' un regalo e, soprattutto, e' dal'93 che il Comune dovrebbe aprire un confronto sul tema ed invece non lo ha mai fatto". La prossima tappa del confronto sara' l'8 febbraio. Prima di sedersi al tavolo le sigle sindacali hanno pero' in programma, a fine mese, una serie di assemblee interne, per poi approdare ad una sintesi unitaria.