Polizia locale, inaccettabile violenza a Milano: no alla militarizzazione strisciante

Milano -

La campagna di militarizzazione della Pubblica Amministrazione relativa al Comparto della Polizia Locale, oggi trova il suo degno epilogo nelle truci e crude immagini relative al manganellamento di una persona in evidente situazione di disagio a Milano.

Per USB è chiaro oramai da tempo il disegno neanche tanto celato della politica nazionale e locale di allontanare la figura del Vigile Amico dalla collettività di riferimento, dandogli un ruolo che non gli appartiene, ovvero quello di repressore delle sempre più crescenti tensioni sociali, frutto del disagio e dell’emarginazione a cui le scelte sulle Politiche dell’Integrazione Urbana non sanno dare più una risposta adeguata.

E questa militarizzazione non più strisciante si vede anche dall'esclusione di molte donne nei concorsi, ad esempio proprio a Milano, tramite le “prove fisiche”.

USB, incarnando il sentimento di tanti appartenenti alla Polizia Locale che si sentono più Angeli del Fango in Emilia Romagna e Angeli Custodi dei propri concittadini in tutt’Italia, rifiuta categoricamente queste immagini, diretto riverbero di una deriva autoritaria a cui resisteremo ad ogni costo.

Rimane aperta tutta la problematica della definizione del ruolo e della funzione degli operatori della Polizia Locale da parte della politica nazionale e locale che non può essere che quello di Polizia Amministrativa e di Polizia stradale nei territori e al servizio della collettività.

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