Polizia Locale Milano, quando il Comune sa soltanto dire "no"

Milano -

USB Polizia Locale di Milano esprime la propria totale e convinta solidarietà alla Prefettura di Milano costretta per legge a esperire procedure di conciliazione tra il nostro sindacato e un muro di gomma.

Difficile definire altrimenti un’amministrazione – quella del Comune di Milano – che si mostra indisponibile a discutere alcunché, come dimostrato puntualmente nell’ultimo incontro, tenuto giovedì 2 maggio.

USB, al fine di sospendere lo stato di agitazione, si era presentata con proposte concrete, come quella di chiudere un tavolo tecnico dimostratosi finora totalmente improduttivo, per riaprire il confronto politico e arrivare a soluzione della vertenza. Purtroppo la proposta è stata rispedita al mittente, dal momento che gli emissari del sindaco Sala pretendono in via preliminare la cancellazione del discorso badge.

Un atteggiamento arrogante e autoritario, tipico di un’amministrazione che finora ha saputo soltanto impedire l’esercizio del diritto di sciopero costituzionalmente garantito. Oppure arrampicarsi sugli specchi per la previdenza integrativa, sulla quale il Comune ha tradito clamorosamente l’impegno a garantire una quota pro capite pari a 1000 euro, scendendo con decisione unilaterale a 300.

USB ha tentato anche di portare nuovi elementi di discussione, come le armerie per potere riporre l'arma alla fine del servizio, o la sospensione dai servizi di ordine pubblico in quanto non di competenza della polizia locale, o la definizione dell'accordo sulle progressioni orizzontali, ma il muro di gomma comunale ha saputo produrre soltanto un “no” generalizzato.

I lavoratori della Polizia Locale di Milano continuano a patire le tante problematiche mai risolte, oltre a vivere in un clima di rifiuto da parte di un'amministrazione che dovrebbe avere certamente a cuore le sorti di tutti i dipendenti, ma in particolare di chi giornalmente rischia la propria incolumità personale per il bene della cittadinanza.

Il Comune e il sindaco si trincerano dietro l’assunto che misteriosi “vincoli e condizioni” non consentono di incidere sulla situazione della Polizia Locale.

L’unico vincolo che vediamo è il rifiuto totale a dialogare con USB Polizia Locale, e chisseneimporta se i lavoratori vengono così declassati a serie B, C o peggio.

La mobilitazione prosegue anche per il continuo attacco alle libertà sindacali a livello locale e nazionale: venerdì 10 maggio sciopero generale di tutti i lavoratori del Pubblico Impiego per chiedere tra l’altro un nuovo rinnovo contrattuale con veri aumenti ( in Germania recentemente è stato rinnovato il contratto con aumenti di 240 euro medi) .

 

USB Polizia Locale Milano