Predicare bene e razzolare male: così il Sen. Rossi (PD), all'incontro a Terni sul futuro dei lavoratori delle Province
In allegato il comunicato con le proposte della Federazione di Terni
A proposito del Senatore Ternano e delle promesse sul futuro dei lavoratori delle Province.
MA VI POTETE FIDARE DI CHI CHE IL 12 DICEMBRE SCRIVE:
"Il Governo tenga conto di quello che sta accadendo in queste ore e corregga l'emendamento presentato alla legge di stabilità, che innesca il rischio di messa in mobilità per migliaia di lavoratori delle amministrazioni provinciali”. Così il senatore del partito democratico Gianluca Rossi. "La soluzione esiste ed è assolutamente praticabile e consiste nel consentire a tutti gli enti pubblici di assorbire il personale eccedente nelle Province, derogando a quanto previsto dalla legge Fornero in materia”.
Quindi il suddetto senatore del PD che pareva perfettamente cosciente del problema si dimentica tutto e dieci giorni dopo, il 23 dicembre vota convintamente la legge di stabilità (contiene le norme che riportiamo integralmente) che uccide i servizi erogati dalle Province e mette sulla strada 20mila lavoratori non sono non derogando a nulla ma imponendo un immediato taglio di un miliardo di euro ai bilanci delle Province sin dal 2015. Senza questi soldi tutti sanno che a fine anno il nostro Ente sarà sull’orlo della bancarotta.
Ecco i testi votati dal “nostro” Senatore (FATTI NON PAROLE!)
comma 418. Le province e le città metropolitane concorrono al contenimento della spesa pubblica attraverso una riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015, di 2.000 milioni di euro per l’anno 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017.
E NON PENSATE DI FARE I FURBI: SE NON TAGLIATE VI PRENDIAMO I SOLDI ALLA FONTE
Comma 419. In caso di mancato versamento del contributo di cui al comma 418, entro il 30 aprile di ciascun anno, sulla base dei dati comunicati dal Ministero dell’interno, l’Agenzia delle entrate, attraverso la struttura di gestione di cui all’articolo 22, comma 3, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, provvede al recupero delle predette somme nei confronti delle province e delle città metropolitane interessate. Ma lo stesso Senatore l' 8 gennaio, passate le feste di Natale, si dimentica di avere votato la famigerata legge di stabilità (ed anche rinnovato la fiducia del Governo Renzi) ed incontra i lavoratori della Provincia di Terni e promette "chiederò al Governo di cambiare la legge di stabilità".
A Terni si è vista solo nell'ennesima puntata della telenovela Umbra:
"Tante chiacchiere pochi fatti"
Prima di credere a ciò che dicono, e questo vale anche per CGIL CISL E UIL, domandatevi cosa hanno fatto sino ad ora. Giudicate i fatti non le parole. Solo la forza e l’unita dei lavoratori può cambiare le cose, non chi va in ginocchio con il cappello in mano.
P.S.: Per chi ancora crede alle favole riportiamo la dichiarazione del Presidente del Consiglio all’ANSA, dopo l’approvazione della legge in questione:
ANSA 23 dicembre 2014: Matteo Renzi rivendica: abbiamo stoppato ''i vecchi appetiti'' della politica ''li abbiamo lasciati a bocca asciutta'' e, dopo l'ok sofferto alle prime luci dell'alba alla Legge di Stabilità in Senato, sottolinea come sia stato fermato ''l'assalto alla diligenza''. Quello che si consuma più o meno, come da tradizione, durante ogni sessione di bilancio. Da anni. Ora, anche sulla legge elettorale incardinata alle 8 di mattina, ''non si torna indietro''.
FARLO TORNARE INDIETRO SI PUO’:
Le nostre proposte per difendere i servizi della Provincia e i diritti dei lavoratori e lavoratrici
1) IMPEGNO DELLA REGIONE UMBRIA A :
a. DEFINIRE IMMEDIATAMENTE IL QUADRO DEI SERVIZI CHE RIMANGONO DI COMPETENZA DELLA PROVINCIA, QUELLI CHE TORNERANNO IN REGIONE (CON TUTTO IL PERSONALE CHE ATTUALMENTE LI ASSOLVE) E QUELLI CHE VERRANNO ASSEGNATI AL SISTEMA DELLE AA.LL., DEFINENDO CON CHIAREZZA IL QUADRO DI SOSTEGNO FINANZIARIO E GARANTENDO L’ADEGUATO FINANZIAMENTO, ANCHE TRAMITE ACCORDI DI PROGRAMMA E PIANI DI RIENTRO CON GLI ENTI DEL TERRITORIO.
b. IMPEGNARSI NEI TEMPI DETTATI DALLA LEGGE 56/2014, AL COORDINAMENTO DELLA RICOLLOCAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DEI SERVIZI CHE ANDRANNO TRASFERITI AD ALTRI ENTI O SEDI STATALI O GOVERNATIVE, AFFINCHE’ NEMMENO UN LAVORATORE PERDA IL PROPRIO POSTO DI LAVORO
c. LAVORARE ALL’INTERNO DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI AFFINCHE’ SIANO RIDEFINITI GLI STANZIAMENTI DELLA STATO PER LE PROVINCE PER IL 2105 AL FINE DI SCONGIURARE IL DISSESTO FINANZIARIO DI QUESTI ENTI ED IL GIUSTO SOSTEGNO AI SERVIZI AL TERRITORIO NELL’OTTICA DEL MANTENIMENTO DEI PRINCIPI DI EFFICIENZA, EFFICACIA E SUSSIDIARIETA’.
USB Federazione di Terni