Privatizzano il Centralino: costa meno, con lavoratori pagati neanche 500 euro al mese.
Privatizzano il Centralino:
costa meno, con lavoratori pagati neanche 500 euro al mese.
Con un artificio contabile/amministrativo (stanno sotto i 40,000 € di spesa, altrimenti avrebbero dovuto fare una gara) concedono in affidamento diretto, cioè privatizzano, per un anno in via sperimentale, i servizi del Centralino Telefonico e delle Emergenze-Allerte, affidandolo ad una Società che opera nel campo dei call center. Tutto questo con un semplice atto dirigenziale.
Il Dirigente scrive nel provvedimento con il quale si affida la gestione del servizio, la seguente frase: “Considerato che l’esternalizzazione del servizio avrebbe, a parità di copertura oraria, un costo su base annua decisamente inferiore rispetto a quello di nuovo personale in entrata.”
Certo che il costo è inferiore: si concede un servizio che un Ente pubblico ha in gestione diretta ad una Società nella quale i lavoratori hanno stipendi bassissimi, in media meno di 500 al mese.
Perché non cominciamo a esternalizzare i dirigenti e a pagarli 800 euro al mese?
Il centralino era un luogo dove, per la natura particolare della funzione, spesso si sono inseriti nel mondo del lavoro lavoratori delle categorie protette (ipovedenti, disabili) con uno stipendio, seppur modesto, ancora certo e nonostante tutto ancora dignitoso.
Il nostro Centralino è stato oggetto di importanti investimenti negli anni passati. Ad esempio è stato dotato di un “risponditore automatico” e di una postazione costosissima per lavoratori ipovedenti. Una cosa di cui andare fieri e non gettare via.
Il gioco è semplice e USB è anni che lo combatte e lo denuncia. Si riducono i servizi ai minimi termini, poi si dice che non possono più funzionare e si privatizzano.
Ora tocca al Centralino ma poi a cascata potrà toccare a qualunque servizio a cominciare dal portierato, dal magazzino, fino anche servizi amministrativi.
Il servizio di “emergenze-allerte” viene tolto alla direzione Lavori Pubblici, invece che organizzarlo meglio riconoscendo un giusto indennizzo ai colleghi eventualmente impegnati.
Oltretutto abbiamo subito in questi mesi la brutta vicenda dei Ticket Restaurant con un enorme danno economico per i lavoratori ma anche per l’Amministrazione, esempio palese di come funzionano le privatizzazioni.
Privatizzano inoltre senza comunicare nulla alla RSU appena eletta. Abbiamo scoperto questa operazione per puro caso.
Il Sindaco Bucci con il consigliere Delegato Olcese si era impegnato ad informare la RSU ed a collaborare rispetto al tema della riorganizzazione e rilancio della Città Metropolitana.
Se le modalità del Sindaco sono quelle di non rispettare gli impegni presi sapremo regolarci in futuro. Per USB la parola data ha un grande valore.
Ma convinti che non sia così, chiediamo che il Sindaco e il Consigliere Delegato Olcese incontrino al più presto la RSU e che nel frattempo venga ritirato l’atto dirigenziale.
Il Centralino può essere riattivato assumendo il personale necessario ed utilizzando gli strumenti che sono già a disposizione. Il ruolo della Amministrazioni pubbliche è anche quello di fare da calmiere rispetto a lavoratori pagati il giusto e che possano usufruire di tutti i diritti.
Una nuova stagione rischia di aprirsi anche nella nostra Amministrazione: sempre più precari, sempre più deboli e con sfumature di schiavitù ai suoi confini.
USB non ci sta e continuerà la sua battaglia a difesa del servizio pubblico, dei salari,dei diritti e dell’occupazione.
USB P.I. Città Metropolitana di Genova liguria@usb.it tel:0104169394