Provincia di Genova. Che nessuno resti indietro

In allegato il volantino

Genova -

Quella passata è stata una settimana molto intensa. Abbiamo avuto un incontro con la nostra Amministrazione Provinciale, presente il Commissario Fossati e un incontro con tre Assessori regionali (Paita, Rossetti, Vesco). In Regione erano presenti insieme a noi molti lavoratori impiegati nelle società o cooperative in appalto ai servizi per l'impiego e alla formazione. Gli altri sindacati vogliono tenerci separati, USB fa il possibile per unificare i lavoratori perchè l'obiettivo è comune.



Purtroppo le notizie sono ancora una volta negative.



Incontro Provincia: la Provincia ha problemi di liquidità economica, infatti i Fondi Europei per nuovi progetti, che la Regione si è impegnata a farci avere nel dicembre scorso, dopo la ferma manifestazione di tutti i lavoratori della Provincia insieme a tutta la RSU, non sono ancora arrivati. Oltretutto saranno solo tre milioni reali per il 2013 e non sei come alcuni sindacati vanno blaterando.



Il Bilancio della Provincia permette di pagare solo i salari, i mutui e le spese di funzionamento fino a dicembre 2013. Il prossimo anno i  tagli governativi saranno aumentati di almeno tre milioni di euro.



Ci è stato ribadito che i tagli alle spese, programmati nei mesi scorsi, verranno confermati.



 Il Centro di Formazione Trucco sarà chiuso dal 1° luglio e i lavoratori saranno tutti ricollocati e riqualificati. Solo gli uffici di Busalla non verranno chiusi perchè l'affitto sarà pagato dal comune di Busalla.
A dicembre USB in un incontro con i lavoratori della formazione, propose di occupare la scuola di Bolzaneto, per resistere e per provare a coinvolgere i cittadini dell'alta Val Polcevera.



La nostra proposta fu accolta da qualche sorriso di commiserazione da parte dei sindacalisti inutili e da quelli collaborativi. Probabilmente è troppo tardi. Questo succede quando invece del conflitto si sceglie la strada della “trattativa”, dei “tavoli tecnici” e quando i lavoratori si affidano a sindacati autonomi che difendono solo certi profili professionali senza nessuna relazione con quello che li circonda.



Incontro Regione: per l'ennesima volta abbiamo chiesto che venga coinvolta la nostra RSU e con essa i lavoratori della Provincia e degli appalti e delle società Partecipate. Vedremo!



Il quadro che ci è stato presentato ci ha preoccupato ulteriormente. Tra un paio di mesi verrà presentato un progetto su una nuova attribuzione delle deleghe regionali. Nessuno pensi che tutti i lavoratori passeranno alla Regione.
I tre assessori ci hanno comunicato che secondo loro i dipendenti della Provincia sono troppi. Di alcune funzioni come l'edilizia scolastica e la viabilità  la Regione sarebbe intenzionata a mantenere solo un coordinamento e a spezzettare mezzi e personale nei vari comuni.


 
Ci è stato detto che i colleghi degli appalti non rischiano avendo contratti di appalto ancora validi. Però non ci hanno detto che fine faranno questi lavoratori se la Provincia non fosse in grado di aprire via. E sopratutto cosa succederà a Gennaio 2014 se non arriveranno i FSE considerando che non è stato ancora approvato il bilancio della commissione Bilancio al Parlamento Europeo.



L'Assessore ci ha comunicato che proveranno a chiedere un anticipo al Governo.



La Regione sta cercando di assicurasi la proprietà di tutti gli immobili della Provincia e sta rivendicando tutte le entrate fiscali (tassa automobilistica), ma non vorrebbe assumersi i mutui contratti dalla nostra amministrazione.



Insomma vorrebbe prendersi tutte le risorse, un po' di personale e qualche funzione di quelle che portano risorse europee e lasciare gli scarti al nuovo ente di area vasta che sarà creato nei prossimi mesi  e magari i mutui poterli passare ai Comuni Gli Assessori presenti alla riunione hanno dichiarato di essere contrari alla città Metropolitana, che diventerebbe un ente troppo grande  e che sarebbe in competizione con loro.



Sia la Provincia che la Regione hanno confermato che, se le politiche di tagli lineari non cambieranno, è inutile discutere sulle funzioni perchè non ci sarebbero soldi per assolvere ai compiti assegnati. Rimane concreto il rischio di crisi pesante o fallimento per l'ATP.



Entro il 2013 dovrebbe uscire il decreto di riforma delle Province. Dopo due anni di sofferenze, ancora non si hanno certezze su cosa il governo intenda fare.



USB rivendica l'unitarietà delle funzioni di area vasta, che devono continuare ad esistere. Siano le Regioni a farsene carico insieme a tutti quelli che ci lavorano.



USB da mesi sta organizzando una forte resistenza nei confronti di queste ipotesi. Le lotte più generali


che stiamo mettendo in campo, in risposta all’acutizzarsi della crisi economica e sociale, intrecciano anche la vicenda delle Province e delle Città Metropolitane. Per questo è necessario dar voce al protagonismo dei Lavoratori e delle Lavoratrici di questi enti.


Assemblea/presidio dei lavoratori delle Province.

Giovedi 11 luglio.

Ore 11,30 presso il Ministero degli Affari Regionali-via della Stamperia 8

(per chi volesse partecipare tel.3493691844)



Aderisci alla USB. Volta le spalle alla concertazione..
PS:Attenzione ai venditori di fondi pensione!